Vino in black list cancerogeni UE. Federvini: “Sì a educazione no a proibizionismo”

ROMA – Sì all’educazione e all’informazione del consumatore, no al proibizionismo e alle discriminazioni. Federvini giudica positivamente la Comunicazione della Commissione Europea riguardante la lotta contro il cancro e ritiene un passo importante la predisposizione di un piano d’azione europeo al riguardo.

“Riteniamo utile – spiega Sandro Boscaini, Presidente di Federvini – che all’interno di un documento così ampio sia stato dedicato un paragrafo al consumo dannoso di alcol, un fenomeno che Federvini, insieme a tutti i suoi associati e alle sue associazioni europee, ha da sempre condannato e sul quale intende collaborare con le autorità nazionali e comunitarie per contribuire al suo contrasto.

L’abuso di alcol va combattuto con la prevenzione e l’educazione mentre il consumo moderato di bevande alcoliche non va demonizzato in quanto rappresenta una componente importante delle nostre tradizioni millenarie, basate sullo stile di vita mediterraneo, oltreché di dieta, pienamente riconosciuto non in contrasto con la salute”.

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Nel contesto di una dieta mediterranea, e come parte di uno stile di vita sano, l’evidenza scientifica mostra infatti quanto nessun aumento del rischio di cancro risulti da un consumo moderato e consapevole di bevande alcoliche.

“Riteniamo quindi – continua Boscaini – che l’informazione e l’educazione siano i principali strumenti a disposizione per contrastare abusi ed eccessi, anche in un contesto nel quale il consumo di alcol già risulta in costante declino in Europa e in Italia.

Sono invece da respingere misure fiscali e regolamentari che tendono a demonizzare la nostra cultura del bere e della socialità e che, lungi dal contrastare efficacemente l’abuso, colpiscono, oltre che l’intera filiera vitivinicola, la stragrande maggioranza dei consumatori che si rapportano in maniera corretta e responsabile al mondo dei vini, degli aperitivi, degli amari, dei liquori e dei distillati”.

 

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