Il 70% dei giovani agricoltori è pronto a utilizzare le Tea (Tecnologie di evoluzione assistita, la frontiera più evoluta e sostenibile delle biotecnologie applicate in agricoltura) e il 45% già utilizza una o più soluzioni di agricoltura digitale per migliorare la sostenibilità, la gestione aziendale e per valorizzare la qualità delle produzioni.
Questi i dati che emergono dall’indagine dell’Osservatorio Giovani Agricoltori con focus sull’innovazione sostenuta da Bayer e realizzata da Edagricole insieme a Nomisma nel corso del 2020.
La survey, focalizzata sulle nuove tecnologie e sulle frontiere dell’agricoltura sostenibile, ha raccolto il parere qualificato di 458 giovani imprese su un panel di 1.496 giovani conduttori di imprese agricole under 40.
Questi i dati che emergono dall’indagine dell’Osservatorio Giovani Agricoltori con focus sull’innovazione sostenuta da Bayer e realizzata da Edagricole insieme a Nomisma nel corso del 2020 *. La survey, focalizzata sulle nuove tecnologie e sulle frontiere dell’agricoltura sostenibile, ha raccolto il parere qualificato di 458 giovani imprese su un panel di 1.496 giovani conduttori di imprese agricole under 40.
I risultati divulgati oggi in occasione dell’evento in live streaming «Verso un’agricoltura più giovane e smart» rivelano il profilo del giovane imprenditore agricolo: competente, interconnesso e aperto all’innovazione.
Marc Aupetitgendre, Country Division Head Italy/Greece di Bayer Crop Science, commentando i risultati dell’indagine ha sottolineato: «Ci rispecchiamo nella visione di agricoltura che emerge dall’indagine dell’Osservatorio Giovani Agricoltori. Le aspettative di innovazione dei giovani sono altissime sia sul fronte della digital farming che sulla diffusione delle nuove tecnologie genetiche. Ci auguriamo che l’Unione europea, che si appresta a rivedere l’inquadramento normativo delle Tea, tenga conto di queste forti aspettative».
Accelerare sull’innovazione è nel DNA di Bayer: «vogliamo dare – ha continuato Aupetitgendre -il nostro fattivo contributo ad un’agricoltura che possa produrre di più e con maggiore qualità, ma con risorse limitate, nell’ottica dell’obiettivo di un’agricoltura più resiliente e sostenibile».
Aupetitgendre ha voluto premiare la realtà vincitrice del premio “L’agricoltura è giovane”: Emanuele e Michele Ciucci, azienda agricola “La Valle di San Biagio” di Cacciano di Todi (PG).
Alcuni dati emersi dall’indagine dell’Osservatorio Giovani Agricoltori
Formazione e informazione: i giovani imprenditori agricoli si informano su Internet (43%) ma consultano anche le riviste specializzate (29%) e frequentano gli eventi di settore (26%). Quasi la metà di loro (il 45%) adotta soluzioni di agricoltura 4.0 e il 19% ne utilizza più di una. Scelgono le app per gestire la contabilità (23%) le attrezzature a rateo variabile (14%) le centraline meteo e i DSS (14%).
Obiettivi professionali: con l’innovazione vogliono raggiungere obiettivi di sostenibilità (36%) efficienza gestionale (18%), contenimento dei costi (17%) e valorizzazione della produzione (12%).
La posizione sulle nuove biotecnologie: dall’indagine sull’innovazione dell’Osservatorio Giovani agricoltori emerge che il 69% di loro è pronta a usare le Tea (Tecnologie di evoluzione assistita, anche chiamate Nbt, New breeding technologies, ovvero cisgenesi e genome editing) se fossero ammesse in Italia. Lo farebbero prevalentemente con l’obiettivo di migliorare la resistenza a malattie e parassiti (57%) e secondariamente per migliorare la produttività (14%).
Le aspettative sulla digital farming: il rapporto tra i giovani agricoltori e la frontiera dell’innovazione 4.0 è molto stretto. Il 45% utilizza almeno un’applicazione. Nella maggioranza dei casi (23%) si tratta di app per la gestione contabile o della produzione/trasformazione. Il 14% ricorre ad attrezzature a rateo variabile e trattrici Gps; il 14% a Dss e centraline meteo aziendali.