“Nell’inviare al Governo Draghi i migliori auguri di buon lavoro, consapevoli della fondamentale sfida che attende il Paese, mettiamo a disposizione l’esperienza operativa e le progettualità dei Consorzi di bonifica ed irrigazione soprattutto nell’ottica degli obbiettivi e delle scadenze previsti dal Recovery Plan”.
E’ con spirito propositivo che il Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), Francesco Vincenzi, saluta il nuovo Esecutivo nell’attesa di potersi confrontare con i Ministri Stefano Patuanelli, alle Politiche Agricole Alimentari Forestali, Enrico Giovannini, alle Infrastrutture, Roberto Cingolani, alla Transizione Ecologica e Mara Carfagna, per il Sud.
“Proprio per le competenze attribuite –prosegue il Presidente di ANBI – è a loro che in primis mi rivolgo per porre rimedio ad un vulnus presente nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, già segnalato in audizione alla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.
Sono state, infatti, cancellate le risorse pari a 1 miliardo di euro, destinate alla forestazione soprattutto delle aree pedecollinari e dimezzate a 500 milioni di euro, quelle destinate alla digitalizzazione ed al monitoraggio delle reti idriche.
Pur comprendendo le esigenze complessive in questo difficile momento, ci è difficile capire tale scelta, sia perché gli obbiettivi indicati sono strategici rispetto al Green New Deal, sia perché priva della visione di futuro, che la crisi climatica impone.
Gli interventi di forestazione, infatti, abbinano funzioni ambientali e di prevenzione idrogeologica in un Paese, che mediamente spende 3 miliardi e mezzo di euro l’anno per riparare i danni provocati da calamità naturali; allo stesso modo – conclude Vincenzi – investire sulla digitalizzazione delle reti idriche, permetterà di ottimizzare l’utilizzo dell’acqua, migliorandone l’efficienza.”
“Col nuovo Governo – conclude Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – siamo sicuri di condividere la consapevolezza che siano le infrastrutture intelligenti la prima necessità strategica per il Paese; per questo ci aspettiamo coerenza fra obbiettivi dichiarati ed allocazione delle risorse.”