BARI – “Ringraziamo gli europarlamentari Paolo De Castro e Raffaele Fitto che grazie al loro impegno trasversale stanno formalmente sostenendo le istanze volte ad evitare alla Puglia il disimpegno finanziario dei fondi del PSR 2014-20, che come noto ha mancato il raggiungimento degli obiettivi di spesa nel 2020, incorrendo in una triste situazione analoga a quella verificatasi nel 2019”.
Lo sottolinea il presidente della Copagri Puglia Tommaso Battista, ricordando che “la Puglia già lo scorso anno aveva ottenuto una deroga transitoria, richiesta che ha formulato anche quest’anno considerata l’impossibilità di erogare i pagamenti per causa di forza maggiore in relazione al Coronavirus”.
“Grazie al grande lavoro dei due europarlamentari pugliesi, infatti, il Commissario europeo all’agricoltura Janusz Wojciechowski ha allertato i servizi della Commissione UE affinché verifichino se tecnicamente sussistono i requisiti per accedere alla deroga sull’applicazione del disimpegno automatico, sottolineando al contempo l’esistenza di problematiche di natura strutturale nel PSR della Puglia, questioni che rischiano di presentarsi anche nei prossimi anni”, osserva Battista.
“Il commissario UE ha così indirettamente confermato quanto abbiamo più volte lamentato, ovvero l’esistenza di problematiche strutturali legate ai bandi e ai procedimenti istruttori, che puntualmente causano ritardi e contenziosi e si ripresentano con cadenza periodica, non da ultimo con la nuova graduatoria dei giovani”, aggiunge il presidente della Copagri Puglia.
“Spostare nel tempo il problema, infatti, non lo risolve, ma rende più complicata ogni possibile soluzione; la prova di tale assunto la troviamo nei progetti oggetto di trascinamento dal PSR 2007-2013 alla nuova programmazione, che non sono mai stati avviati o lo sono stati solo parzialmente, tanto che oggi la Regione Puglia, dopo ben otto anni, dichiara che non è in grado di corrispondere circa 21,5 milioni di fondi FEASR, pari a quasi 43 milioni di spesa pubblica”.
“Questo importo sarà sicuramente ‘decertificato’, ovvero verrà corretto con segno negativo, con conseguenze che si rifletteranno nella prosecuzione del PSR 2014/2020. In altre parole, quando si dovrà procedere alla rendicontazione finale, ci saranno importi che non rientreranno nella disponibilità di spesa del programma di questo PSR. Il primo importo lo conosciamo: 43 milioni di euro”, conclude Battista.