MILANO – Un progetto di legge “per semplificare e quindi incrementare il contenimento e l’eradicazione delle nutrie” (“Modifiche alla legge regionale 7 ottobre 2002, n. 20 “Contenimento ed eradicazione della nutria Myocastor Coypus”), per arginare l’emergenza nutrie in Lombardia.
E’ quanto è stato presentato da Barbara Mazzali, consigliere regionale della Lombardia di Fratelli d’Italia.
I danni all’agricoltura, ai fossi, agli argini e alle strade stanno aumentando e c’è necessità di intervenire rapidamente.
Alle segnalazioni di agricoltori e cittadini avevo già risposto con interrogazioni e mozioni, ma è il momento di agire con più decisione. Le modifiche che ho presentato nel mio progetto di legge tendono quindi a introdurre maggiore flessibilità amministrativa e operativa per gli enti locali e gli operatori e al contempo garantire maggiore chiarezza dei ruoli.
Per prima cosa la legge chiarisce i compiti che spettano alle diverse istituzioni, mettendo fine a una certa confusione che intralciava le operazioni. Ai Comuni verrà chiesto di mettere in atto tutte le misure necessarie al controllo e all’eradicazione. Alle Province verrà affidata la raccolta e lo smaltimento delle carcasse e l’organizzazione di corsi di formazione per il rilascio delle autorizzazioni.
La Regione, tramite gli uffici territoriali, dovrà trasmettere entro il 31 maggio di ogni anno alla Giunta regionale e all’Ispra una relazione circa i risultati delle operazioni di contenimento; dovrà implementare un sistema di censimento dei danni provocati.
Poi il progetto di legge interviene sullo smaltimento, che spesso è il problema principale durante le operazioni di contenimento. Al fine di aumentare le attività, viene introdotta la possibilità di ricorrere al sotterramento nel caso di piccole quantità giornaliere, e la possibilità di trattenere il capo catturato.
Si introduce inoltre il riferimento che consente, in via eccezionale per i capi abbattuti con arma da fuoco nell’ambito dei piani di controllo, che gli stessi possono essere lasciati in loco, quando le condizioni dell’habitat non rendano possibile il recupero.
Inoltre aumentiamo i soggetti autorizzati al prelievo previa formazione, inserendo le ditte di “pest control” e il personale incaricato dai proprietari dei fondi agricoli.
Le modifiche che porta il mio progetto di legge hanno come intento lo snellimento delle procedure e l’abbattimento della burocrazia. E’ questo quello che serve, perché siamo arrivati a un punto tale per cui il problema va risolto in fretta e mettendo in campo tutte le possibilità che abbiamo” ha concluso la Mazzali.
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