“Per gli anni di domanda 2020 e 2021, sono state confermate le attuali regole nazionali della politica agricola comune (PAC). Le decisioni riguardanti l’anno 2022 potranno, invece, essere assunte entro il 1° agosto 2021, e a questo scopo sarà avviato a breve il necessario confronto con le parti economiche e sociali nonché con le Regioni e Province autonome”.
E’ quanto comunicato con una circolare dal Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali a Regioni, Province autonome, organizzazione professionali e all’ente pagatore Agea.
Come è noto, il protrarsi del negoziato sul quadro finanziario pluriennale 2021/2027 e sul pacchetto di regolamenti di riforma della Politica agricola comune (PAC) – si legge nella circolare – ha condotto all’adozione del Regolamento (UE) 2020/2220 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 dicembre 2020 (cd Regolamento Transitorio), che nel prorogare il quadro normativo unionale della PAC 2015/2020, ha consentito agli Stati membri di rivedere talune decisioni nazionali di attuazione: per l’anno di domanda 2020, limitatamente alla convergenza interna del valore dei diritti all’aiuto, e per gli anni di domanda 2021 e 2022, anche relativamente a riduzioni e capping, flessibilità tra primo e secondo pilastro, pagamento redistributivo, sostegno accoppiato”. “Tuttavia, a causa della crisi di Governo di inizio anno – spiega ancora il Mipaaf – non si sono realizzate le condizioni per avviare un confronto organico con le Regioni e le Rappresentanze del mondo produttivo, al fine di assumere, in tempo utile, le eventuali decisioni di modifica delle attuali regole attuative nazionali che, per gli anni di domanda 2020 e 2021, dovevano essere notificate alla Commissione europea, entro il 19 febbraio 2021, ai sensi del Regolamento Transitorio”. Da qui la decisione di confermare per gli anni di domanda 2020 e 2021 tutte le attuali regole nazionali della PAC.