BOLOGNA- Il girasole è una delle principali colture oleaginose e tra le prime colture industriali in Italia.
Nel 2020 la superficie agricola investita a girasole si è attestata a 120 mila ettari, ma l’offerta di materia prima, seppur significativa, è lontana dai livelli richiesti dall’industria di trasformazione.
Se ne parlerà nel corso del convegno “Il futuro del girasole in Italia: le prospettive della coltura tra nuova PAC, mercato e ricerca”, promosso da Assosementi, l’Associazione che riunisce le aziende sementiere italiane, e dal CREA, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria. Sarà l’occasione per comprendere come cogliere le potenzialità di espansione della coltura.
L’incontro, in formato webinar, è in programma il prossimo 31 marzo dalle 10.30.
Ad aprire i lavori sarà Angelo Frascarelli, docente di Economia e politica agraria dell’Università di Perugia, che analizzerà gli effetti della nuova Pac per la coltivazione del girasole.
La crescita del mercato del girasole in Italia sarà al centro dell’intervento di Gabriele Canali, Direttore Crefis – Centro ricerche economiche sulle filiere sostenibili e docente dell’Università Cattolica del S. Cuore di Piacenza, mentre Andrea Del Gatto e Ilaria Alberti del CREA – Cerealicoltura e Colture industriali evidenzieranno le attività di ricerca e sperimentazione a favore del girasole.
La giornata sarà anche l’occasione per dar voce ai vari protagonisti del settore: produttore, stoccatore e industria.
Enrico Zavaglia, trading manager Cereal docks e Vicepresidente Assitol, spiegherà come si sta evolvendo il mercato del girasole in tempo di Covid.
Sarà poi il turno di Maria Sara Manganelli, dell’azienda Manganelli S.P.A., a descrivere l’attività di stoccaggio di questo prodotto.
A presentare gli aspetti caratteristici della produzione della coltura nelle Marche e in Toscana saranno Luciano Petrini della società agricola Petrini e Pietro Giuntini, dell’azienda agricola Pietro Giuntini.
Modererà l’incontro Giuseppe Mandolino, responsabile della sede di Bologna del Crea – Cerealicoltura e Colture industriali.