ROMA – “Al lavoro per mettere subito a punto una soluzione che eviti un pasticcio che potrebbe compromettere le nostre politiche degli ultimi 60 anni, che hanno sempre messo al centro la tutela – anche preventiva – dei consumatori e la difesa della qualità del Made in Italy agroalimentare”.
Lo afferma il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio.
“Fra una settimana, dal 26 marzo, rischiamo che alimenti alterati o in cattivo stato di conservazione, cibi con parassiti, prodotti con additivi chimici vietati o con residui di pesticidi non costituiscano più un reato.
Sarà l’effetto del decreto legislativo del 2 febbraio 2021 n.27, pubblicato in gazzetta ufficiale l’11 marzo scorso, che abroga le disposizioni contenute nella legge 283 del 1962. Una delle leggi di riferimento in materia di sicurezza alimentare.
Una ‘svista’ nell’adeguamento del regolamento Ue che vanifica anni di battaglie in difesa della salute dei cittadini. E che danneggia i produttori seri che si troverebbero a competere sul mercato con chi non si fa scrupoli di abbassare i costi a scapito della salubrità degli alimenti. Non permetteremo che si possano importare prodotti nocivi o non conformi ai nostri standard qualitativi.
E non accetteremo – conclude Centinaio – che chi si macchia del reato di sofisticazione alimentare possa farla franca o se la cavi con una semplice multa”.