Il Lambrusco che guarda al futuro. Medici Ermete, manifesto d’arte e di impegno ambientale

GAIDA DI REGGIO EMILIA (RE) – Un’azienda storica la cui tradizione vinicola e agricola guarda al futuro in un intreccio generazionale che narra di cultura e sostenibilità.

“Sono valori irrinunciabili quelli che sosteniamo” afferma Alessandro Ermete, la quinta generazione di Medici Ermete, una famiglia storica che da 130 anni, nel complesso territorio emiliano lungo la via Emilia, ha scelto di portare avanti diversi progetti nel segno di quello speciale legame che esiste tra vino e territorio.

Medici Ermete 

80 ettari vitati e 70 paesi raggiunti tra i numeri più significativi di una ricercata qualità, ottenuta grazie alla volontà di rinnovare la produzione del Lambrusco con il reimpianto dei vigneti e rese più basse del 35%.

Infine il progetto Generazione 2031, lo sguardo al futuro, il manifesto ambientale che Medici Ermete ha scelto di perseguire nei prossimi dieci anni. Tempi necessari per una agricoltura resa più complessa da un territorio di difficile gestione dove parlare di certificazione biologica significa uve senza l’utilizzo di prodotti di sintesi chimica (diserbanti, concimi, insetticidi, pesticidi) e senza l’impiego di Ogm, che sino ad oggi comunque non sono mai stati utilizzati. Una scelta prima di tutto di ordine etico, volta al rispetto del territorio, ma anche di grande sforzo sociale ed economico.

Generazione 2031 nasce coerentemente con la filosofia ereditata dal fondatore, secondo cui era indispensabile che si lasciassero “nello stesso stato di conservazione in cui li si aveva trovati o addirittura ogni generazione lasciasse a quelle successive i vigneti e l’azienda in condizioni ambientali migliori”. Un percorso ad hoc che vede per Medici Ermete la prima annata del Lambrusco Concerto (Salamino in purezza) finalmente certificato biologico.

“La certificazione arriva dopo tre anni di conversione – spiega Alessandro Medici, “Brand Ambassador” della Cantina, per tutte le nostre cinque tenute, da agricoltura sostenibile ad agricoltura biologica certificata. Generazione 2031 è un vero e proprio impegno che intendiamo assumere per i prossimi dieci anni, che riguarda il futuro non solo della nostra azienda, ma di tutto il territorio che ci ospita. L’impegno verrà declinato fin da ora su tre aree: ambientale, etico-sociale ed economica”. Un impegno verso l’annullamento dell’impronta carbonica ma anche per il riutilizzo degli scarti come le vinacce lavorate e reintegrate nella filiera produttiva. Un contesto di economia circolare all’interno del quale includere la sensibilizzazione di collaboratori, fornitori, clienti e tutti coloro che direttamente e indirettamente rientrano nel circuito Medici Ermete.

Ma la sostenibilità è anche arte e cultura

L’azienda pensa per il suo territorio a progetti che assorbono molteplici esperienze: agricoltura, viticoltura, sostenibilità ambientale, cultura, arte, ospitalità, turismo e idee innovative. La partecipazione e le opere di Eugenio Paterlini, artista di Reggio Emilia, sono l’ennesimo passo per un lavoro di simbiosi tra luogo e vino, tra naturalità e arte.

In Dettagli d’autore l’artista firma con le sue opere le etichette delle tre bottiglie racchiuse in una speciale confezione che comprende il simbolo di una regione cuore del nord e patria del Lambrusco: Unique Metodo Classico Rosè Brut da uve Lambrusco Marani, solo 5.000 bottiglie e una lunga sosta di 26 mesi sui lieviti; Phermento Lambrusco di Sorbara rifermentato in bottiglia, giovane, asciutto e brioso e Gran Concerto Metodo Classico Rosso Brut da uve Lambrusco Salamino in sole 2.500 bottiglie.

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