PARMA – Sono stati 131 i contratti – tra organizzazioni dei produttori agricoli e imprese di trasformazione per la coltivazione e il conferimento del pomodoro da industria – depositati all’Organizzazione interprofessionale OI Pomodoro da industria del Nord Italia per la campagna 2021.
“Le superfici contrattate – commenta il presidente dell’OI Tiberio Rabboni – sono l’espressione del punto di equilibrio, tra la domanda delle imprese di trasformazione e l’offerta delle organizzazioni di produttori e rappresentano pertanto l’obiettivo della programmazione produttiva 2021. Nell’area del Nord Italia le superfici previste a pomodoro sono aumentate di alcuni punti percentuale (3,9%) rispetto a quelle contrattate dello scorso anno per via della necessaria ricostituzione delle scorte industriali, oramai esaurite per la particolare richiesta in tempi di lockdown e per la crescita ulteriore della domanda di trasformati biologici”.
Ora avranno inizio i trapianti con l’auspicio di avere nel clima un buon alleato.
Entro il 30 giugno verranno confrontate le superfici effettivamente coltivate con gli obiettivi fissati nei contratti aziendali. Poi un’ulteriore verifica ci sarà a fine ottobre per valutare il rispetto dei quantitativi prodotti con quelli contrattati.
“Il dato più rilevante – ribadisce Rabboni – è, dunque, la conferma del metodo della programmazione produttiva. La sottoscrizione dell’Accordo Quadro in tempi opportuni e una seria programmazione sono a vantaggio di tutto il sistema in quanto garantiscono sia alla parte agricola che a quella industriale le necessarie certezze di fornitura e le preventive valutazioni economiche di convenienza, tenendo conto della reale richiesta dei mercati. Tutto questo a maggior ragione in uno scenario in continua e improvvisa evoluzione come quello determinatosi in seguito all’emergenza sanitaria Covid”.