PAVIA – “Ancora una volta un intero territorio rischia di pagare per la scorrettezza di pochi. Nell’Oltrepò pavese c’è una maggioranza di persone per bene che lavora onestamente e la cui reputazione non può essere distrutta da qualche mela marcia”.
Lo sottolinea il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio commentando un presunto caso di vino adulterato nell’Oltreò pavese, che ha portato a essere indagati sei tra imprenditori e professionisti del settore vitivinicolo per la presenza di una sostanza non consentita, la “diglicerina ciclica”.
“Il nostro grazie come sempre ai carabinieri della forestale e agli ispettori dell’Icqrf per il loro importante lavoro in difesa del Made in Italy e del nostro agroalimentare di qualità. Il nostro auspicio è che l’inchiesta aperta dalla Procura di Pavia possa servire a individuare chi truffa, e far emergere contestualmente chi invece fa bene il proprio lavoro. E’ giusto che a pagare sia solo chi sbaglia.
Nelle prossime settimane lavorerò per riunire intorno ad un tavolo al ministero tutti gli attori più importanti dell’Oltrepò. Fatti come questi – conclude il sottosegretario – non devono più ripetersi in futuro”.
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