Consorzio Sigillo Italiano, vendite in crescita (+8%). Ma ancora l’80% della carne bovina è senza tracciabilità

LEGNARO (PD) – Un marchio che identifichi e distingua la carne bovina italiana, oggi nell’80% dei casi venduta in forma anonima e indistinta.

Stiamo parlando del marchio Consorzio Sigillo Italiano, che di recente ha ottenuto il suo secondo riconoscimento triennale dal Mipaaf valido per il periodo 2021-2023 (il primo, biennale, è stato concesso il 28 febbraio 2018).

CHI ADERISCE

Al Consorzio Sigillo Italiano, che rientra nelle attività previste dal Piano Carni Bovine Nazionale, aderiscono Asprocarne Piemonte, Op Azove, Consorzio Carni di Sicilia, Scaligera, Op Unicarve, Op APZ della Calabria, Consorzio Carni Qualità Piemonte, Consorzio Carni Bovine Italiane, Associazione produttori Unicarve, OI Assoavi, Associazione Piscicoltori Italiani, Coop. San Giorgio La Molara, che partecipano al Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia (Sqnz).

“Con il brand Consorzio Sigillo Italiano – afferma Fabiano Barbisan, presidente del Consorzio Sigillo Italiano – forniamo al consumatore una garanzia assoluta sull’origine e sulla qualità della carne bovina e delle produzioni Sqnz che porterà sulla sua tavola, perché proveniente da allevamenti regolamentati da un rigoroso Disciplinare di produzione che prevede il rispetto di rigide norme di biosicurezza, stato sanitario, alimentazione di qualità, tutte azioni riconducibili al più ampio concetto di benessere animale”.

L’importanza di un marchio in grado di contraddistinguere e valorizzare le produzioni zootecniche degli allevatori italiani, come il Consorzio Sigillo Italiano è stata ben compresa da uno dei più conosciuti brand della Grande distribuzione organizzata che ha saputo cogliere una valida opportunità commerciale, offrendo alla sua clientela un prodotto di fatto certificato. Stiamo parlando della catena dei Supermercati Il Gigante, presenti con una capillare rete di punti vendita soprattutto in Lombardia e in Piemonte.

“Già da alcuni anni la carne bovina posta in vendita nei nostri supermercati proveniva da allevamenti regolamentati da un disciplinare di produzione che faceva riferimento alle migliori condizioni di benessere animale, a un’alimentazione con una quota significativa di cereali e a un utilizzo responsabile del farmaco – spiega Davide Pessina, Responsabile Ufficio Qualità dei Supermercati Il Gigante – l’incontro con i vertici del Consorzio Sigillo Italiano ha creato le migliori condizioni perché si realizzasse una collaborazione che da subito  ha dato ottimi risultati”.

Una collaborazione partita a novembre 2019, quando nel banco macelleria dei supermercati Il Gigante sono comparse le prime confezioni di carne bovina italiana col marchio Consorzio Sigillo Italiano, riscuotendo da subito da parte del consumatore un ottimo riscontro.

VENDITE: +9% NELL’ANNO DELLA PANDEMIA

“Nel 2020, durante la pandemia, le vendite di carne bovina nei nostri punti vendita hanno  registrato un incremento del 9% – dichiara Marco Riva, Responsabile Ufficio Acquisti Carne – di questa percentuale circa l’8% va attribuita al prodotto marchiato Consorzio Sigillo Italiano.

Segno evidente che oltre ad aver costruito una campagna promozionale e di marketing efficaci, la qualità del prodotto ha dapprima catturato l’interesse del cliente, poi l’ha di fatto fidelizzato, tant’è vero che al momento dell’acquisto il consumatore, tendenzialmente giovane o di mezza età, non si fa condizionare da quel 15% di costo in più che caratterizza la carne bovina  a marchio Consorzio Sigillo Italiano rispetto a quella indistinta.

Dimostrando così di apprezzare la qualità, la morbidezza, il gusto della carne acquistata, ma anche le indicazioni chiare e precise riportate in etichetta di come quel taglio di carne viene prodotto nell’assoluto rispetto del benessere animale in tutte le sue declinazioni”.

“Il comparto delle carni bovine prodotte in Italia ha tutte le carte in regola per rispondere ai criteri di sostenibilità che oggi animano il dibattito – conclude Fabiano Barbisan – I numeri e l’apprezzamento del consumatore lo testimoniano.

Il nostro auspicio non può che essere quello di vedere il marchio Consorzio Sigillo Italiano anche sui banchi vendita di altre importanti catene della Gdo. Stiamo lavorando in quella direzione e contiamo di riuscire a centrare l’obiettivo”.

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