BARI – “Accogliamo con favore la volontà dell’assessore all’agricoltura Donato Pentassuglia di assicurare a partire dalla prossima modifica del PSR al 30 aprile una maggiore attenzione al settore zootecnico, fino ad oggi fortemente marginalizzato nella programmazione, grazie a misure quali l’indennità compensativa e il benessere animale, che per le modalità di erogazione consentono una notevole velocità e semplicità di spesa”.
Lo sottolinea il presidente della Copagri Puglia Tommaso Battista al termine di un incontro sulle nuove assegnazioni 2021-2022 per il PSR previste dal regolamento di transizione.
“La velocità e la semplicità delle erogazioni dovrà contrassegnare tutte le nuove dotazioni, poiché oggi per le imprese è più importante il tempo di erogazione che il loro ammontare”, spiega Battista, informando che durante il confronto sono state proposte misure in favore della zootecnia, più volte richieste dalla Copagri, ed è stato reso noto che le risorse disponibili, sommate alla quota NG, ammontano a oltre 508 milioni.
“Il regolamento impone di mantenere, come soglia minima, una quota da assegnare alle misure ambientali pari a non meno di 200 milioni di euro; definendo con chiarezza gli obiettivi, quindi, si può pensare anche a maggiori dotazioni, in particolare per quanto riguarda le risorse idriche”, fa notare il presidente, rendendo noto che durante l’incontro “è stato poi affrontato il tema dello scorrimento delle graduatorie, sul quale registriamo positivamente un nuovo approccio, non più dogmatico, ma aperto a nuove strade”.
“Se si vuole procedere a rifinanziare i bandi relativi alle misure 4.1, 4.2 e 6.1 – prosegue Battista – dobbiamo essere consapevoli che non si può continuare a tenere sospesi elenchi di progetti che non hanno più il valore di quando sono stati proposti. Un esempio lo abbiamo dai trascinamenti della vecchia programmazione, che causeranno correzioni finanziarie per circa 43 milioni di euro. Abbiamo fatto notare, inoltre, riservandoci di presentare proposte emendative, che se le domande di spesa presentate con scadenza al 30 aprile ammontano al 40% dell’importo significa che le aziende riscontrano enormi difficoltà a realizzare spesa; in tal caso, appare necessario rivedere le condizioni di accesso”.
“Riteniamo strategico che la nuova dotazione guardi al futuro e alle sfide ambientali che il cambiamento climatico ci sta imponendo, puntando su scelte chiare e definite prima, senza affidare il futuro delle imprese a un algoritmo che attribuisce punteggi. La sfida è troppo importante per ripetere gli errori del passato e confidiamo pertanto che la sensibilità mostrata dall’assessore trovi riscontro in una scelta condivisa”, conclude Battista.