BARBERINO TAVERNELLE (FI) – Nel settembre 2017 una società di Roma richiede la registrazione in Classe 33 (vini) di un marchio riportante un’immagine simile a quella del marchio Gallo Nero.
Immediatamente il Consorzio Vino Chianti Classico si oppone a tutela dello storico marchio della denominazione, e nel 2020 la Commissione Ricorsi dell’Ufficio Marchi accoglie l’opposizione del Consorzio. Ciò nonostante, il procedimento prosegue davanti al Tribunale UE che oggi conferma la bocciatura del marchio proposto, ribadendo con forza che l’utilizzo di un segno confondibile con il Gallo Nero rappresenta un grave rischio di indebito vantaggio e sfruttamento “della elevata notorietà, del prestigio e dell’eccellenza proiettata dal marchio” Gallo Nero, simbolo univoco del vino DOCG Chianti Classico.
Questa non è la prima vittoria del Consorzio Vino Chianti Classico in ambito di tutela legale del marchio. Infatti, i tribunali europei hanno già affermato in diverse occasioni questo principio di tutela del Gallo Nero, e per ben 61 volte negli ultimi 15 anni gli Uffici Marchi di tutto il mondo hanno riconosciuto il principio oggi così chiaramente espresso dal Tribunale Europeo.
Afferma il Presidente del Consorzio, Giovanni Manetti: “Plaudiamo alla pronuncia del Tribunale Europeo che ci rende ancora più consapevoli della forza comunicativa del nostro marchio figurativo, ma soprattutto dell’eccellenza che la nostra denominazione rappresenta nel mondo. In questo momento idealmente ringrazio i 33 viticoltori che nel 1924 decisero di individuare un marchio figurativo così potente come simbolo della denominazione. Viva il Chianti Classico!”
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