ROMA – Uncai chiede al Presidente della Commissione agricoltura alla Camera, l’onorevole Filippo Gallinella, più attenzione ai contoterzisti nel nuovo testo della proposta di legge “Disposizioni per la semplificazione in agricoltura”.
“Gli agromeccanici sono sicuramente una componente dell’agricoltura italiana – sottolinea il presidente di Uncai Aproniano Tassinari -. Non crediamo di chiedere troppo se, dopo quasi vent’anni durante i quali nulla è stato fatto per la categoria, si rimette mano alle norme che ne regolano lo svolgimento dell’attività, dando voce, prima di tutto, alle 10mila aziende artigiane rappresentate soprattutto da Uncai, che svolgono principalmente, se non in forma esclusiva, l’attività agromeccanica”.
In Italia oltre il 95% delle operazioni di raccolta meccanizzata viene svolta dai contoterzisti. Sono soprattutto di loro pertinenza anche le operazioni di interramento dei reflui, anziché di spargimento, le semine localizzate, le minime lavorazioni dell’agricoltura conservativa e i trattamenti fitosanitari di precisione. “Inoltre i contoterzisti favoriscono la sicurezza dei lavoratori e promuovono la diffusione dell’innovazione sostenibile e dell’efficienza energetica nel settore agricolo”, prosegue il presidente di Uncai.
“Oggi siedono in Parlamento numerosi deputati e senatori realmente e concretamente interessati alle sorti dell’agricoltura italiana. Abbiamo visto fare scelte importanti per il settore soprattutto in questo lunghissimi mesi di pandemia. Manca però sempre quel passo verso e in favore degli agromeccanici e di progetti di investimenti che avranno una ricaduta sicura in campo. Uncai ha un’agenda che sta condividendo con le istituzioni e con gli stessi agricoltori, in particolare con Confagricoltura. I temi principali sono l’esercizio e la disciplina dell’attività di agromeccanico e il rinnovo sostenibile delle macchine agricole, un mercato oggi trainato solo dai contoterzisti: si tratta di argomenti che le “Disposizioni per la semplificazione in agricoltura” articola per altre categorie attive nel settore e non per gli agromeccanici. Ci auguriamo che il testo arrivi in porto entro la fine della legislatura, integrato con la valorizzazione e la certificazione delle imprese agromeccaniche professionali”, conclude Aproniano Tassinari.