ROMA – Innovativa, resiliente, sempre più verde, ma attenta alla pianificazione e alla tutela territoriale.
Questa è l’agricoltura che ci attende, così come sarà disegnata dalla nuova Pac e di questo si parlerà oggi, 21 aprile a partire dalle ore 16 nel webinar A che punto siamo con la futura PAC? Prospettive e opportunità per l’agricoltura italiana, organizzato dal CREA Politiche e Bioeconomia, in collaborazione con SIDEA (Società Italiana di Economia Agraria), in occasione del 75° anniversario dell’Italian Review of Agricultural Economics – REA.
Introdurranno i lavori
Giulio Malorgio, Presidente SIDEA, e Roberto Henke, Direttore CREA Centro di Politiche e Bioeconomia. Parteciperanno Paolo De Castro, Parlamento europeo e Università di Bologna, Anna Vagnozzi, CREA Politiche e Bioeconomia, Angelo Frascarelli, Università di Perugia. Interverrà Filippo Gallinella, Presidente Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.
Concluderà i lavori Stefano Vaccari, Direttore generale CREA. Modera l’evento Adele Finco, Direttore responsabile della REA.
«Come CREA siamo orgogliosi – dichiara Stefano Vaccari, Direttore Generale del CREA – di partecipare, insieme alla SIDEA, ad un appuntamento significativo come quello di oggi, dedicato ad una questione così strategica quale la definizione della nuova Pac e, quindi, dell’agricoltura che verrà. Da anni, infatti, il CREA, con il suo centro di Politiche e Bioeconomia, fornisce, attraverso la sua ricerca, supporto alle politiche agroalimentari nazionali e comunitarie».
Il punto di vista del CREA: a cura di Roberto Henke, Direttore Politiche e Bioeconomia
Il CREA, con la sua attività di ricerca e il supporto tecnico-scientifico alle istituzioni coinvolte, segue il processo di riforma della PAC monitorando e analizzando gli impatti degli strumenti in gioco sul nostro sistema agroalimentare, valutandone la portata innovativa in termini di redditi degli agricoltori, sostenibilità dei processi produttivi e valorizzazione delle aree rurali e agroforestali nelle dinamiche di sviluppo del Paese.
Il punto di vista dell’Accademia: a cura di Giulio Malorgio, Presidente SIDEA
Il contributo degli economisti agrari della SIDEA intende analizzare gli impatti che la transizione ecologica e tecnologica verso cui è orientata la riforma della PAC avrà sul settore agro-alimentare e sulle interrelazioni con il sistema economico, la società civile e l’ambiente. Gli studi, teorici ed empirici sono rivolti a individuare soluzioni ottimali per garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali e dei territori rurali, il mantenimento del reddito degli agricoltori e un’efficace gestione del rischio di impresa. L’attività di ricerca è inoltre orientata a migliorare la creazione e la distribuzione del valore lungo le filiere e a promuovere la valorizzazione dei prodotti agroalimentari sui mercati nazionali e internazionali. I risultati ottenuti offrono un supporto alle decisioni sia delle imprese che dei policy makers, contribuendo in ultima analisi al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ed equità della riforma della PAC.
Il punto di vista delle Istituzioni: Filippo Gallinella, Presidente Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati)
«A breve, bisognerà fare scelte importanti, in grado di cambiare radicalmente le prospettive future del comparto primario: dal ragionamento sui titoli all’impatto degli ecoschemi, passando per le premialità nei confronti dei giovani e il coordinamento con le politiche di sviluppo rurale. Del resto, la nuova PAC premierà i risultati, come abbiamo sempre richiesto».
Per seguire l’evento YouTube e sito CREA, Facebook e sito REA.