Fragola, al via il Simposio internazionale. Grazie alla ricerca in Italia ottenute oltre 40 varietà

ROMA – Viene presentato oggi al pubblico italiano, nel corso di un webinar, il Simposio Internazionale della Fragola, organizzato dal CREA e dall’Università Politecnica delle Marche che si svolgerà on line dall’1 al 5 maggio prossimi.

Si tratta di un appuntamento scientifico prestigioso, di rilevanza mondiale, che tutto il mondo della fragola aspetta e che torna in Italia dopo oltre 30 anni.

Intervengono, tra gli altri, gli organizzatori della manifestazione – Gianluca Baruzzi, CREA Olivicoltura Frutticoltura e Agrumicoltura, Maurizio Battino e Bruno Mezzetti, Università Politecnica delle Marche – poi lo scienziato Yuntao Zhang (Beijing, Academy of Forestry and Pomology Science) e Lorenzo Gonzo, Science and Technology Attaché presso il Consolato Generale d’Italia in Chongqing nonché una nutrita rappresentanza di aziende italiane.

“Il Simposio è nato in Italia, a Cesena, nel 1988 anche grazie all’iniziativa di Walther Faedi, già direttore dell’Istituto Sperimentale per la Frutticoltura di Forlì, oggi CREA, e sono davvero felice di vederlo tornare – spiega il presidente CREA Carlo Gaudio nel suo intervento introduttivo – nel frattempo il patrimonio CREA relativo alla fragola si è sempre più consolidato: delle oltre 40 varietà ottenute, alcune hanno avuto un ruolo significativo nella fragolicoltura, non solo nazionale. Il CREA è focalizzato attualmente sul carattere della rifiorenza della pianta e dell’aromaticità del frutto, come dimostra una recente varietà (in sigla: CRAPO135), che richiama la preziosa fragolina di bosco”.

15 sessioni in plenaria, oltre 30 in parallelo, 120 presentazioni orali e 180 posters: sono solo alcuni dei numeri dell’evento totalmente virtuale che intende essere il punto d’incontro tra l’aspetto accademico/scientifico e quello industriale delle fragole su scala internazionale. Quest’anno, inoltre, il Simposio darà l’opportunità di conoscere la fragola italiana, da nord a sud, con la possibilità di visualizzare sulla piattaforma on-line i tour delle diverse aziende. Saranno affrontati tutti i temi “caldi” della ricerca: dall’impatto dei cambiamenti climatici alle tecniche di coltivazione, dall’innovazione varietale alla genetica e alle biotecnologie fino ai benefici salutistici per il consumatore. L’approccio sarà non solo teorico, ma anche pratico, attraverso la giornata tecnica e la “Berry School”.

“Accolgo con grande favore – dichiara il Sottosegretario Mipaaf Francesco Battistoni – il ritorno in Italia del simposio internazionale della fragola. A distanza di trent’anni, grazie all’iniziativa del CREA e dell’Università Politecnica delle Marche, il nostro Paese tornerà ad ospitare la manifestazione scientifica sulle fragole più importante del mondo. Seppur in forma virtuale, saremo protagonisti di un momento di confronto e di incontro dal valore indiscusso. Considerata la vetrina di primissimo piano, quale quella del Simposio, per il nostro territorio ed i suoi prodotti sarà un’opportunità storica: sapremo farci trovare pronti”.

Quasi 800 le iscrizioni, provenienti da tutto il mondo, con un vero e proprio boom – circa 300 – registrato in Cina.

Insomma, sarà un’utile occasione per fare il punto, a livello nazionale e globale, sul frutto che si coltiva dall’Equatore ai Poli, in un’ottica di innovazione e di proficua cooperazione, come ha precisato il Sottosegretarioagli Esteri Manlio Di Stefano nel suo saluto: “La ricerca scientifica sul settore agroalimentare è una tradizionale eccellenza dell’Italia cui come Farnesina dedichiamo costante attenzione, stringendo accordi di cooperazione scientifica in tutto il mondo. Inoltre, la produzione agroalimentare si alimenta di ricerca scientifica e quella italiana è anche per questo tra le più sostenibili al mondo!”

Per saperne di più www.iss2021.com

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