ROMA – Sono circa 100 gli impianti a frumento duro effettivamente operativi in Italia, mentre si aggirano intorno ai 190 i molini del comparto a frumento tenero con potenzialità superiore a 10 tonnellate nelle 24 ore.
Un quadro che conferma una sostanziale diminuzione degli impianti attivi in Italia, diminuzione dovuta essenzialmente alla chiusura di alcune attività nonché ad accorpamenti, comunque ancora numericamente limitati, intervenuti nel corso degli ultimi anni tra realtà aziendali.
Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto, e Lombardia risultano essere, in ordine decrescente, le Regioni con il maggior numero di impianti a frumento tenero, mentre gli impianti a frumento duro sono localizzati essenzialmente in Sicilia e Puglia.
Dal punto di vista della capacità di macinazione complessiva, calcolata nell’arco delle 24 ore, si segnala invece un leggero incremento, rispetto alla precedente indagine del 2015, sia per quanto concerne il comparto della macinazione a frumento duro (circa 21.000 tonnellate), sia per il comparto della macinazione a frumento tenero (circa 28.000 tonnellate).
Questi sono soltanto alcuni dei dati elaborati al termine delle rilevazioni effettuate da Italmopa in vista della pubblicazione, che avverrà prime dell’estate, del nuovo, e atteso, Annuario dei Molini d’Italia.
Un Annuario che, per questa decima edizione, sarà disponibile sia in versione cartacea sia, per la prima volta, in forma digitale, consentendo, in tal modo, una revisione periodica delle informazioni contenute, così da disporre di un quadro costantemente aggiornato del settore molitorio nel nostro Paese. Uno strumento quindi di primaria rilevanza per tutti coloro che intendo acquisire informazioni sul comparto molitorio italiano.
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