ROMA – L’agricoltura biologica è fondamentale per permettere al Green Deal di diventare realtà. La ripartizione dei fondi del Recovery Plan sarà quindi una vera cartina di tornasole per capire se il Governo intende puntare su un nuovo sistema di produzione sostenibile – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente di Confeuro.
Con la convocazione del Tavolo di Partenariato sul Piano Strategico nazionale (PSN) che definirà il futuro della politica agricola, il confronto è entrato finalmente nel vivo. Ci aspettano settimane decisive.
Il biologico è uno dei settori che meglio incarna la capacità di ripresa e resilienza che il Governo ha messo al centro del rilancio del Paese – continua Tiso. Ignorarlo o relegarlo in un angolo, al momento di decidere la destinazione delle risorse europee, sarebbe un grave errore strategico. Da più parti sono state avanzate richieste per realizzare una transizione graduale. Se agevolare la trasformazione, accompagnando le aziende, è certamente una scelta ragionevole, è altrettanto importante non rimandare gli investimenti necessari oggi per produrre effetti nel medio e lungo periodo.
I numeri dimostrano che il settore è in salute. Dal 2010, in Italia, il numero degli operatori è cresciuto del 69%, mentre gli ettari di superficie biologica coltivata sono aumentati del 79%, arrivando a sfiorare i 2 milioni nel 2019. Nonostante la congiuntura sfavorevole, insomma, l’agricoltura sostenibile continua a crescere. E’ il momento che la politica riconosca la sua forza e ne faccia uno dei pilastri della ripartenza.