Danni da gelate, bene l’intervento del Ministro Patuanelli alla UE. Confagricoltura chiede anche la proroga dei diritti di impianto vigneti

ROMA – “Grazie al ministro Patuanelli per aver portato ufficialmente all’attenzione delle istituzioni europee, con la richiesta di interventi straordinari dell’Unione, la gravità dei danni provocati dalle recenti gelate notturne, in particolare a carico dei vigneti e delle produzioni ortofrutticole”.

Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, a proposito dell’iniziativa assunta ieri nel corso della videoconferenza dei ministri dell’Agricoltura dell’Unione europea.

La Commissione – rileva Confagricoltura – si è impegnata a valutare la situazione in vista dell’assunzione di specifici provvedimenti a favore degli Stati membri più colpiti.

“Tra le richieste che abbiamo già sottoposto al ministro Patuanelli – sottolinea Giansanti – c’è la proroga della validità delle autorizzazioni per l’impianto e il reimpianto di superfici vitate in scadenza quest’anno”.

“Una richiesta assolutamente giustificata dal fatto che le gelate hanno colpito un settore già alle prese con una difficile situazione di mercato determinata dalla pandemia, che ha imposto ripetute chiusure del canale HoReCa nella UE e a livello internazionale”.

“In questo contesto – aggiunge il presidente di Confagricoltura – la situazione finanziaria delle imprese non consente di far fronte agli investimenti necessari per gli impianti e i reimpianti dei vigneti. La proroga è indispensabile e ampiamente giustificata”.

Per quanto riguarda il settore ortofrutticolo, Confagricoltura ha sostenuto la richiesta del COPA-COGECA, che riunisce le organizzazioni agricole e della cooperazione degli Stati membri, di estendere le misure di flessibilità – già varate lo scorso anno – per rendere più incisiva l’azione delle associazioni di produttori.

“Nell’immediato – conclude Giansanti – il nostro impegno è rivolto a dare il necessario e rapido sostegno agli agricoltori colpiti dalle gelate. Abbiamo anche avviato la riflessione su un nuovo sistema di prevenzione e gestione delle calamità naturali, in grado di assicurare soluzioni innovative e più efficaci per gli agricoltori di fronte ai cambiamenti climatici”.

 

 

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