BRUXELLES – La Direzione AGRI della Commissione europea ha recentemente presentato il nuovo piano per la revisione dei sistemi di indicazione geografica, basato sullo studio dei dati economici nel periodo 2011-2017 in 28 Stati membri e sulla consultazione pubblica che si è conclusa il 9 aprile scorso.
La valutazione del sistema esistente è nel complesso molto positiva, sono state tuttavia identificate alcune criticità, come la complessità dei regimi in vigore, la scarsa sensibilizzazione presso il consumatore, i problemi inerenti alla loro protezione e il basso livello di adozione delle STG.
Sarà dunque importante rafforzare le indicazioni geografiche aumentandone l’adozione in tutta UE, garantendo una maggiore protezione delle stesse e introducendo regole più chiare che ne favoriscano una migliore comprensione.
“La Commissione europea auspica un rafforzamento del sistema delle indicazioni geografiche, fondamentale per preservare il nostro patrimonio alimentare in tutto il mondo” sottolinea l’eurodeputato Marco Dreosto, membro della Commissione per la sicurezza alimentare e relatore della strategia dell’UE sulla biodiversità per il gruppo Identità e Democrazia.
“Tale revisione contribuirà alla realizzazione della strategia “Dal campo alla tavola” e al piano d’azione sulla proprietà intellettuale, volto a combattere le contraffazioni e a promuovere una concorrenza leale impedendo gli utilizzi in malafede.
Meno burocrazia, più semplificazione e maggiori competenze per gli Stati membri. Sono questi alcuni dei punti che speriamo di vedere nella futura proposta legislativa, come anche un ruolo più significativo dei consorzi di tutela e lo stanziamento di nuovi fondi per la promozione delle IG” ha concluso Dreosto.