ROMA – “Quest’anno per la seconda volta festeggiamo la Festa dei Lavoratori alle prese con la pandemia e le sue pesanti conseguenze economiche e sociali, ma cogliamo l’occasione per guardare avanti nella consapevolezza che soltanto una nuova stagione di concertazione ci aiuterà a costruire insieme l’uscita dalla crisi con un modello economico dal volto più umano e solidale. Anche le recenti risposte annunciate dal Governo nei confronti delle tante criticità che hanno spinto le lavoratrici e i lavoratori agricoli alla mobilitazione, siano da ispirazione per una ripartenza da conquistare ogni giorno sul campo, con il contributo di tutti e un dialogo franco e propositivo fra parti sociali, imprese e istituzioni”.
Lo scrive sulla pagina Facebook della Fai Cisl il segretario generale Onofrio Rota commentando la Festa del Primo Maggio e lo slogan “L’Italia Si Cura con il lavoro”, scelto quest’anno da Cgil Cisl Uil.
“La cura per il Paese – aggiunge il leader della Federazione agroalimentare a ambientale della Cisl – passa soltanto per il lavoro e il piano vaccinale, che finalmente comincia a dare i primi frutti e al quale siamo orgogliosi di aver contribuito anche avviando da subito la campagna di sensibilizzazione ‘Fai il vaccino’. Ma restano da fare ancora sforzi enormi perché tutto l’agroalimentare riparta trainando con sé gli altri comparti. Vanno recuperati i milioni di giornate di lavoro perse in agricoltura, soprattutto negli agriturismi e nel florovivaismo, vanno sradicati i fenomeni di caporalato e sfruttamento di cui sono vittime ancora molti lavoratori, specialmente immigrati, vanno migliorati i meccanismi del mercato del lavoro, valorizzando anche gli enti bilaterali agricoli territoriali, vanno rinnovati i contratti provinciali, siglati soltanto in una dozzina di province, e vanno risolte le sofferenze che stanno colpendo diversi consorzi di bonifica, specialmente al Sud, causando disagi pesantissimi ai lavoratori.
Mentre dal punto di vista della contrattazione, che è il nostro primo strumento per garantire diritti e dignità ai lavoratori e una sostenibilità che sia insieme ambientale, sociale ed economica, guardiamo positivamente sia all’aver riavviato questa settimana il tavolo di trattativa per il contratto nazionale degli allevatori, dopo ben 14 anni, che alle prospettive di rinnovo per il contratto forestale, sul quale abbiamo un calendario definito per compiere l’ultimo miglio. Così come di assoluto rilievo è il lavoro portato avanti nell’industria alimentare puntando su formazione, welfare aziendale, smartworking, partecipazione. Non certo meno importanti, sono le rassicurazioni ottenute dai ministri Patuanelli e Orlando per dotare anche la pesca di un ammortizzatore sociale strutturale”.
“Sono tutti aspetti, questi – conclude Rota – che ci restituiscono la complessità delle sfide che siamo chiamati ad affrontare con coraggio e responsabilità, ben consapevoli che soltanto una gestione concertata e condivisa del Recovery Plan ci aiuterà a trasformare l’emergenza in opportunità per investire su occupazione, qualità del lavoro, partecipazione, innovazione, coesione sociale”.
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