ROMA – “Alla parte repressiva delle norme di contrasto al caporalato, è giunto ora il momento di accompagnare strumenti efficaci per la prevenzione che riescano a coinvolgere attivamente le imprese agricole e comunichino adeguatamente al consumatore l’importanza delle scelte etiche e consapevoli nell’acquisto di prodotti agroalimentari”.
Lo dichiara la deputata Chiara Gagnarli, capogruppo M5S in commissione Agricoltura, a margine della votazione a Montecitorio sul documento conclusivo dell’Indagine conoscitiva sul fenomeno del caporalato in agricoltura, iniziata a gennaio 2019.
“È necessario potenziare la Rete del lavoro agricolo di qualità e convocare con maggiore frequenza la Cabina di Regia nazionale presieduta dall’Inps – prosegue -. Inoltre, se con la Legge di Delegazione europea siamo riusciti a intervenire sulle cosiddette pratiche sleali che, abbassando i prezzi in agricoltura, non permettono una adeguata remunerazione dei lavoratori, risulta determinante attivare una piattaforma digitale per l’incontro tra domanda e offerta nonché rivedere la normativa per la modalità di ingresso dei lavoratori stranieri. Il farraginoso Decreto Flussi, emanato con ritardo ogni anno, e il fallimento della misura sulla regolarizzazione voluta dall’ex ministra Bellanova impongono una seria riflessione a sostegno di un comparto primario, vanto del Made in Italy nel mondo” conclude.
Informazione pubblicitaria