FIRENZE – A distanza di cinque mesi dall’emanazione delle norme che hanno disposto la riduzione di due dodicesimi dei contributi Inps dovuti a fine anno 2020 dai Coltivatori diretti e dagli Imprenditori agricoli professionali, la circolare applicativa per richiedere la riduzione non è stata ancora emanata.
Richiesta che per inciso, il legislatore non ha neanche previsto. Nel frattempo, l’Inps suggerisce, ad esempio a chi deve andare in pensione o deve richiedere la maternità, di versare l’intero importo dei contributi della quarta rata 2020, confidando poi in una, ad oggi non prevista, restituzione di quanto pagato in più.
Ovviamente, nel suggerimento non si prende minimamente in considerazione l’eventualità che il coltivatore diretto o lo IAP in questione, non abbia materialmente le risorse per effettuare il versamento dell’intero importo!
In numerosi casi, l’importo dovuto non riguarda il solo CD o IAP ma tutti i componenti il
nucleo familiare: 4, 5 o più iscritti! Nelle settimane passate, grazie anche alla comprensione ed all’interessamento della sede regionale dell’Istituto, almeno il problema del rilascio del
Documento Unico di Regolarità Contributiva, si è risolto.
Le imprese agricole potenzialmente beneficiarie della riduzione in commento e se assuntrici di mano d’opera, beneficiarie dell’esonero dal versamento dei contributi dovuti per i dipendenti del primo semestre 2020, possono ottenere il DURC positivo, ovvero regolare, corredando la domanda di una semplice autocertificazione.
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