ROMA – “I ritardi nella concessione delle autorizzazioni alle macchine agricole eccezionali, e specialmente a quelle impiegate nella raccolta dei prodotti agricoli, stanno creando forti preoccupazioni nelle imprese agromeccaniche a pochi giorni dall’inizio della campagna di lavorazione”.
Così si esprime Gianni Dalla Bernardina, presidente di Cai, che accosta le difficoltà di spostamento su strada ai preoccupanti segnali sul maltempo e sui danni alle colture, che rischiano di mettere in ginocchio anche le produzioni erbacee, dopo la pesante calamità subita dal settore frutticolo e viticolo.
Nonostante la disponibilità mostrata da alcune amministrazioni, come la Direzione Generale Anas, a livello locale si tende a dimenticare che le norme sulle macchine agricole eccezionali sono state emanate per rispondere ad esigenze di tempestività e di urgenza, tipiche del settore agricolo.
Inoltre l’adozione di modalità di lavoro legate (anche) alla pandemia ha privato le imprese e le loro rappresentanze del rapporto diretto con l’amministrazione, rendendo più difficile la comunicazione e più facili i fraintendimenti, specialmente con veicoli complessi quali sono le macchine agricole.
“Auspichiamo – ha concluso Dalla Bernardina – l’apertura di un tavolo di confronto che possa portare ad una reale semplificazione, nello spirito impresso a suo tempo dal legislatore, dei procedimenti per il rilascio delle autorizzazioni”.
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