FIRENZE – Aumentare la competitività delle aziende produttrici di vino.
La giunta della Toscana ha dato il via libera alla misura che concede contributi per ristrutturare e riconvertire i vigneti relativamente alla campagna vitivinicola 2021/2022 fissando i criteri di priorità che saranno applicati alle domande di sostegno per la predisposizione della graduatoria dei soggetti ammissibili al contributo.
Sono 15 milioni e 500mila euro le risorse assegnate a questa misura, attivata fin dal 2000 nell’ambito dei fondi europei della cosiddetta “Ocm Vino” (Organizzazione comune del mercato del settore vitivinicolo), che comunque potrebbe anche aumentare in fase di rimodulazione.
“La viticoltura è uno dei settori di traino del settore agroalimentare toscano – ha detto la vicepresidente e assessore all’agroalimentare Stefania Saccardi – e l’aumento della competitività delle nostre imprese vitivinicole è uno degli obiettivi primari che dobbiamo porci: il sostegno a tutti i soggetti coinvolti diventa un elemento cruciale per poter garantire la capacità di stare sul mercato e starci con grandi prodotti”.
Alla misura possono accedere le persone fisiche o giuridiche titolari di una Unità Tecnico Economica (UTE) che conducono vigneti, nonché coloro che detengono autorizzazioni al reimpianto valide. Può essere presentata una sola domanda di sostegno per ciascuna UTE. La superficie massima ammissibile a contributo per ciascuna Unità Tecnico Economica (UTE) non può superare i 30 ettari (con riferimento al totale delle azioni).
La superficie minima oggetto della misura ammessa a beneficiare dell’aiuto è fissata per ciascuna domanda in 0,5 ettari per UTE.
Per le UTE che, al momento della presentazione della domanda, hanno una superficie vitata pari o inferiore a 1 ettaro, la superficie minima di intervento è fissata in 0,3 ettari. Per gli interventi realizzati nelle zone di produzione dei vini a denominazione di origine protetta Candia dei Colli Apuani, Colli di Luni, Ansonica Costa dell’Argentario (limitatamente al comune di Monte Argentario), Elba, nonché nel territorio delle isole toscane, la superficie minima di intervento è pari a 0,25 ettari per UTE.
Sono oggetto di finanziamento le attività di reimpianto per riconversione varietale e per ristrutturazione, compresa la ricollocazione dei vigneti, le attività di riconversione varietale per sovrainnesto e le attività di miglioramento delle tecniche di gestione dell’impianto viticolo. La misura si applica sull’intero territorio regionale.
Le azioni di ristrutturazione e riconversione dei vigneti devono essere realizzate entro un termine, che verrà stabilito con un successivo atto, tale da garantire la presentazione della domanda di saldo, l’esecuzione dei controlli da parte di ARTEA e il pagamento del saldo entro il 15 ottobre 2023.
La concessione del contributo avviene esclusivamente con il pagamento anticipato del sostegno pari all’80% del contributo ammesso, cui segue il pagamento del saldo (restante 20%).
Il contributo ai costi di ristrutturazione e riconversione dei vigneti è erogato nel limite del 50% dei costi effettivamente sostenuti (incluse le spese tecniche e/o progettazione), fino al raggiungimento di un importo massimo di contributo pari a 16.000 euro ad ettaro, ridotti a 14.000 euro ad ettaro qualora le richieste presentate superassero del 20% le risorse destinate alla misura.
Per sostenere la viticoltura in zone ad alta valenza ambientale e paesaggistica, l’importo del contributo viene elevato fino a 22mila euro ad ettaro per gli interventi realizzati nelle piccole isole, cioè le isole con una superficie totale massima di 250 chilometri quadrati caratterizzate da vincoli strutturali o socioeconomici (isole dell’arcipelago toscano).
Al provvedimento approvato dalla Giunta regionale, seguirà l’adozione del bando per la presentazione delle domande di contributo da parte della Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in agricoltura (ARTEA), contenente le modalità procedurali per la presentazione delle domande di sostegno, l’individuazione dei soggetti proponenti ed i requisiti che devono possedere nonché tutte le disposizioni necessarie ai fini non solo della presentazione della domanda, ma anche della realizzazione degli interventi.
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