BRUXELLES – “Dopo quattro giorni di negoziato, le distanze tra le tre istituzioni rimangono troppo ampie per raggiungere un compromesso”, così Paolo De Castro – coordinatore del Gruppo dei Socialisti e Democratici in Commissione agricoltura del Parlamento europeo, all’uscita dall’aula dove fino a stamattina era in corso il trilogo tra Parlamento Ue, Consiglio e Commissione sulla riforma della Politica agricola comune 2023-2027.
“Si tratta di un’occasione persa ma il nostro lavoro continua per garantire che la PAC continui ad essere il volano per la crescita economica dei nostri agricoltori e delle nostre aree rurali, con l’obiettivo di raggiungere un accordo entro giugno” chiarisce il deputato PD.
“Grazie agli sforzi di questi mesi, abbiamo raggiunto risultati importantissimi, evitando la ri-nazionalizzazione della PAC, salvaguardando del ruolo delle nostre regioni, rafforzando le misure di gestione del rischio anche nel primo pilastro, dando possibilità di effettuare programmazione produttiva a tutte le DOP e IGP, anche nel settore viti-vinicolo. Non solo – prosegue De Castro – per la prima volta nella storia, la PAC riconoscerà il ruolo fondamentale dei lavoratori agricoli, con un meccanismo che penalizzerà quegli imprenditori che non rispettino le norme sul lavoro, e premierà quelli che si impegnano a garantire i più elevati standard di sicurezza”.
“Tutto questo lavoro non andrà sprecato: grazie all’impegno e allo spirito di compromesso di tutte le parti in causa, sono certo che riusciremo a siglare un accordo ambizioso capace di salvaguardare al meglio la sostenibilità economica, sociale e ambientale delle nostre aziende agricole e aree rurali. – concludse De Castro – Insieme, abbiamo tutte le carte in regola per farcela”.
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