ALESSANDRIA – La carne di Razza bovina Piemontese ha proprietà migliori di molte altre carni rosse, gli animali possono essere alleati per rimediare le alterazioni ambientali, le alternative alla carne rossa prevedono anche carni stampate e sintetiche, oltre ai burger vegetali.
Sono alcuni aspetti emersi nel convegno “Il dilemma della bistecca”, svolto nell’ambito del progetto Welfare Verde, organizzato da Cia Alessandria per fare alcune riflessioni sulla filiera della carne rossa.
Il convegno, ospitato nella Canonica di Corteranzo a Murisengo, è disponibile integralmente sul canale YouTube Cia Alessandria, dove si possono rivedere le relazioni presentate da Enrico Veronese – biologo nutrizionista (Il consumo della carne), Davide Biagini – ricercatore Disafa Università di Torino (Sostenibilità degli allevamenti bovini da carne), Gian Piero Ameglio – allevatore di Razza Piemontese e presidente provinciale Cia Alessandria, Gabriele Carenini – presidente regionale Cia Piemonte.
Veronese ha spiegato le proprietà funzionali della carne rossa, in particolare della Razza Piemontese rapportata ad altre razze, e ha analizzato cause ed eventi per cui è stato creato un preconcetto negativo nato dalla distorsione di alcune basi scientifiche, poi non approfondite per creare sensazionalismo, oltre a osservare che le stesse critiche non sono invece mosse con uguale forza per le carni bianche o il pesce. Inoltre, il nutrizionista ha illustrato gli aspetti funzionali positivi del consumo di carne rossa in relazione alla vita quotidiana, alla salute e allo svolgimento di sport.
Biagini, dopo aver introdotto il concetto di sostenibilità e i metodi di valutazione della stessa, ha analizzato in maniera critica gli aspetti relativi all’impatto alimentare del bovino da carne, sfatando alcune false informazioni comuni nell’opinione pubblica, appoggiando gli argomenti sostenuti da dati scientifici e ricerche asseverate. Ad esempio, non è corretto credere che per produrre un chilo di carne sono necessari 15 mila litri di acqua, in quanto si tratta di un dato medio mondiale e non italiano, dove le pratiche zootecniche sono efficientate al massimo.
Inoltre, nel consumo idrico è compresa anche l’acqua piovana (parte dell’ecosistema) e quella utilizzata per l’irrigazione delle colture destinate all’alimentazione animale. Altra fake news riguarda l’effetto serra che, secondo molti, sarebbe causato dalla presenza degli allevamenti: le ricerche scientifiche dimostrano che il quantitativo di gas che provoca l’effetto serra non è modificato dopo la domesticazione delle bestie, anzi, se si abbandonassero gli allevamenti probabilmente lo spazio libero sarebbe occupato da ruminanti selvatici che danno una emissione anche superiore.
Commenta Ameglio: «Con il convegno abbiamo voluto spiegare l’importanza della corretta informazione approfondita, su basi scientifiche. Spesso assistiamo a inutili allarmismi sul consumo della carne rossa, che invece ha valide proprietà nutritive, mentre dovrebbe invece essere rivisto lo stile di vita condotto. Il prodotto carne è inoltre preceduto da pratiche zootecniche rispettose e sostenibili, seguendo un’etica di allevamento e assicurando il benessere animale, parametro previsto anche dalle leggi in materia. Invitiamo quindi a rivedere il convegno web, disponibili sulle piattaforme Cia Alessandria, per tutti i dettagli delle ricerche presentate».
Per rivedere il convegno LINK
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