ROMA – “Bere latte fresco quotidianamente aiuta il nostro organismo ad assumere buona parte dei nutrimenti fondamentali necessari a garantire la salute e il benessere; in termini di apporto proteico, infatti, tre bicchieri di latte fresco al giorno forniscono circa la metà del fabbisogno di proteine di un adulto e diversi aminoacidi essenziali”.
Lo ricorda il presidente della Copagri Franco Verrascina alla vigilia del World Milk Day 2021, istituito dalla FAO per ricordare l’importante contributo offerto dal settore lattiero-caseario alla sostenibilità, allo sviluppo economico, ai mezzi di sussistenza e alla nutrizione.
“Basti pensare che un bicchiere di latte fornisce il 28% del fabbisogno giornaliero di calcio, il 18% di quello di vitamina B12, fondamentale alleata nel contrasto all’osteoporosi, il 26% del fabbisogno di vitamina B2 e il 22% di quello di fosforo, elemento utilissimo per la salute di denti, ossa, muscoli e nervi; senza contare poi i benefici apportati al nostro corpo dal potassio, dalla vitamina D e dalla vitamina A, che contribuisce alla vista, allo sviluppo di cellule e ossa e all’integrità del sistema immunitario”, fa notare la Copagri, evidenziando che il comparto può vantare un fatturato annuo di circa 16/17 miliardi di euro, realizzato grazie ad una produzione che nel 2020 ha sfiorato i 13 milioni di tonnellate, con oltre 800mila persone occupate.
“Sembra incredibile dover ricordare i tanti benefici derivanti dal consumo di latte fresco, alimento legato da millenni all’alimentazione umana e caratterizzato da un elevato valore nutrizionale, ma ancora oggi il comparto è frequentemente esposto agli effetti della disinformazione e ai danni causati dalle non poche fake news che vengono di volta in volta tirate in ballo contro un settore che è tra i fiori all’occhiello del Made in Italy nel mondo. Oltre alle bufale della comunicazione, inoltre, il settore zootecnico, messo a dura prova dalle ripercussioni dell’emergenza pandemica, che ha fatto lievitare i costi delle materie prime portando a una minore redditività, deve fare i conti con campagne che promuovono il consumo di proteine vegetali, che hanno come unico risultato quello di danneggiare il latte e l’intero settore”, aggiunge Verrascina.
“Parliamo di un settore all’avanguardia in termini di salubrità; le nostre aziende, infatti, sono le più controllate al mondo e garantiscono la sostenibilità e il benessere animale. Il cosiddetto ‘oro bianco’, inoltre, la cui assunzione è fondamentale fin dalla prima infanzia, è un alimento che, nell’ambito di un’alimentazione equilibrata, contribuisce a farci vivere in salute e più a lungo”, continua il presidente, ribadendo la necessità di continuare a puntare sulla corretta informazione e sull’educazione alimentare nelle scuole.
“Gli allevatori sono in prima linea per contribuire al raggiungimento degli obiettivi in materia di sostenibilità ambientale, ma chiedono che analoga attenzione venga prestata alle tematiche, strettamente correlate, della sostenibilità economica e sociale”, conclude Verrascina.
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