VERONA – La lotta alla mosca dell’olivo in agricoltura convenzionale o biologica, i residui che annullano le possibilità di export dell’olio, la giusta scadenza dell’olio e le variazioni nel tempo del prodotto.
Questi alcuni dei temi più attuali che saranno trattati durante gli Evoo Days, il forum di approfondimento e networking della filiera oleicola, in programma il 5-6 luglio 2021 a Veronafiere.
MOSCA DELL’OLIVO E AGRICOLTURA BIOLOGICA
Si avvicina la nuova stagione di lotta contro la mosca delle olive e il principio attivo più utilizzato dagli olivicoltori, il dimetoato, è stato ritirato e, ad oggi, non pare che sarà rinnovata la proroga per il suo utilizzo nel 2021, come invece accaduto nel 2020. Questo significa che gli olivicoltori si devono preparare a nuove strategie di difesa che per il Biologico prevedano un’integrazione della lotta larvicida e di quella adulticida. Agli Evoo Days ne verranno spiegati potenzialità e limiti, incluse le diverse possibilità offerte dal mercato, divise essenzialmente in due categorie: repellenti (caolino e zeoliti) e attract&kill (esche da spruzzare o trappole da appendere). Sistemi di lotta considerati erroneamente poco efficaci e onerosi, e che offrono numerosi vantaggi in termini di bassa tossicità.
PRINCIPI ATTIVI ED EXPORT
Proprio quest’ultimo è un fattore molto importante per gli olivicoltori, in particolare quelli che esportano. Alcuni dei principi attivi ammessi in agricoltura integrata (fosmet, deltametrina, acetamiprid) tendono a residuare nell’olio extra vergine di oliva anche oltre i tempi di carenza indicati in etichetta, anche se a dosi bassissime. In alcuni mercati, come gli Usa, tuttavia non ne è proprio ammessa la presenza e ciò rende impossibile l’utilizzo di questi prodotti fitosanitari per gli oli da esportazione. La ricerca a tal proposito sta individuando nuovi principi attivi naturali per combattere, col sistema adulticida, la mosca delle olive in modo più efficace.
PARAMETRI PRECISI PER LA GIUSTA SCADENZA
Fare l’olio migliore del mondo ma utilizzare un packaging sbagliato o una catena logistica errata può esporre l’extra vergine a una morte prematura. Agli Evoo Days si parlerà di come scegliere la giusta data di scadenza, il giusto termine minimo di conservazione dell’olio, perché non tutti gli oli hanno la stessa vita e questa dipende da molti fattori. Se è prassi di olivicoltori e frantoiani dare una vita media standard all’olio di 18 mesi, è necessario essere consapevoli che in funzione di alcuni parametri analitici (non solo l’acidità o i perossidi) si dovrà una vita media un po’ più corta. Una volta imbottigliato, l’olio deve mantenere le sue caratteristiche di extra vergine di oliva fino all’ultimo giorno del termine minimo di conservazione indicato. Altrimenti è frode in commercio.
SOCIAL, TURISMO ED ETICHETTATURA AMBIENTALE
Grande attenzione sarà poi riservata, nel corso degli Evoo Days, al social marketing per le imprese del settore oleicolo, alle potenzialità dell’accoglienza turistica nelle aziende agricole e alle novità in termini di etichettatura ambientale.
È possibile scaricare il programma dettagliato al link https://www.solagrifood.com/it/evoo-days
Agli Evoo Days si può partecipare in due diverse modalità: in presenza, nell’Auditorium di Veronafiere, nel rispetto assoluto delle normative di sicurezza anti-Covid, o in rete, con traduzione simultanea.
Come da tradizione gli Evoo Days ospiteranno la degustazione in anteprima degli oli vincitori del Sol d’Oro Emisfero Nord, unico concorso internazionale in blind tasting dedicato all’olio evo di qualità, che si è svolto dal 16 al 21 giugno a Veronafiere.
Leggi la rubrica OLIO