ROMA – Il Presidente del CREA, Carlo Gaudio, e il Direttore Enel Italia, Carlo Tamburi, hanno siglato un protocollo d’intesa per promuovere ricerca, sperimentazione e attività pilota su soluzioni per favorire la sinergia tra energie rinnovabili e agricoltura, ponendo al centro la sostenibilità, le necessità di sviluppo di nuova capacità fotovoltaica in Italia, i bisogni specifici dei territori e quelli del mondo imprenditoriale del settore.
A partire dal comune impegno per la sostenibilità dei rispettivi settori, Ente e Azienda hanno condiviso l’opportunità di un’azione congiunta per elaborare scenari e strategie finalizzate a favorire la compresenza di attività agricole e impianti di produzione di energia con tecnologia solare fotovoltaica a terra, il cosiddetto “agrivoltaico”.
«L’incremento di tali obiettivi – dichiara Carlo Gaudio, Presidente CREA – è sostenuto con specifiche misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), contribuendo nel contempo al raggiungimento degli obiettivi del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC 2030) i cui tre criteri fondamentali ispireranno l’azione su ricerca e innovazione nel settore energetico. Il primo riguarda la finalizzazione delle risorse e delle attività allo sviluppo di processi, prodotti e conoscenze che abbiano uno sbocco nei mercati aperti dalle misure di sostegno all’utilizzo delle tecnologie per le rinnovabili, l’efficienza energetica e le reti; il secondo riguarda l’integrazione sinergica tra sistemi e tecnologie, ed il terzo prevede un percorso di decarbonizzazione profonda (2030), su cui l’Italia è impegnata coerentemente alla strategia di lungo termine (2050)».
“Con questa intesa – commenta Carlo Tamburi, Direttore Enel Italia – intendiamo rafforzare l’alleanza naturale tra fonti rinnovabili, soluzioni energetiche sostenibili e il settore agricolo. In particolare, lavorare insieme per favorire una crescita armonica sul territorio di impianti e colture sempre più integrati può dare un contributo importante allo sviluppo delle rinnovabili, favorendo gli obiettivi di neutralità climatica del Paese, e alle competenze e al know how delle imprese del settore, sempre più in linea con le necessità della transizione verso un modello più sostenibile”.
L’intesa prevede la collaborazione in tutti i campi in cui le potenzialità del settore energetico e di quello agricolo possono generare valore: dalle agro-bio-energie rinnovabili, in particolare l’agrivoltaico, l’integrazione del fotovoltaico con attività agricole e zootecniche, fino allo sviluppo di sistemi di automazione e illuminazione ad elevata efficienza energetica; dalla difesa del suolo e delle piante a innovative soluzioni di bonifica naturale come il fitorimedio; da soluzioni per l’irrigazione e la nutrizione delle colture, le produzioni agricole sostenibili e di qualità ad applicazioni dell’agricoltura digitale.
La sperimentazione e il trasferimento tecnologico verranno portati avanti attraverso la realizzazione di sistemi e impianti dimostrativi in scala rappresentativa. A queste attività si affiancano la divulgazione di conoscenze di elevata qualità tecnica e scientifica e nuove soluzioni applicative in ambito agricolo/forestale, agroalimentare e agroambientale, nonché la promozione e la valorizzazione di competenze interne e la capacità di networking e sviluppo sinergico tra i partner; tutto ciò al fine di migliorare le ricadute positive sui lavoratori e sul comparto produttivo dei settori di riferimento e dei territori. Per favorire il coinvolgimento diretto del mondo imprenditoriale e delle comunità locali, il protocollo prevede anche progetti di formazione e la creazione di una rete di consulenza per le imprese.
Il CREA è il principale Ente di ricerca italiano dedicato alle filiere agroalimentari con personalità giuridica di diritto pubblico, vigilato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali (Mipaaf). Le sue competenze scientifiche spaziano dal settore agricolo, zootecnico, ittico, forestale, agroindustriale, nutrizionale, fino all’ambito socioeconomico. Gode di piena autonomia scientifica, statutaria, organizzativa, amministrativa e finanziaria.
Il CREA si compone di oltre 2000 unità, di cui circa la metà tra ricercatori e tecnologi, ed è articolato in 12 Centri di ricerca, 6 di filiera e 6 trasversali, più l’amministrazione centrale. Dispone, infine, di numerose aziende e campi sperimentali che ci consentono di effettuare le ricerche in condizioni corrispondenti a quelle in cui operano gli agricoltori, verificando i risultati e la loro applicabilità sul campo nonché la loro diffusione agli operatori del settore.
Enel è una società multinazionale dell’energia e leader integrato dei mercati mondiali di elettricità e rinnovabili, nonché uno dei principali operatori del gas nel mercato retail. È la più grande utility europea per EBITDA ordinario, è presente in oltre 30 paesi nel mondo e produce energia con una capacità installata di circa 88 GW. Enel distribuisce elettricità tramite una rete di oltre 2,2 milioni di chilometri e, con oltre 74 milioni di utenti finali è il primo operatore di rete a livello mondiale1. Enel Green Power è il più grande operatore privato al mondo nel campo delle energie rinnovabili, con circa 49 GW di impianti eolici, solari, geotermici e idroelettrici installati in Europa, Americhe, Africa, Asia e Oceania. Enel X, la business line globale dei servizi energetici avanzati di Enel, è leader mondiale nel demand response con una capacità totale di oltre 6 GW gestita a livello globale; l’azienda ha installato circa 100 MW di capacità di stoccaggio e, nel settore della mobilità elettrica, circa 195mila punti di ricarica per veicoli elettrici2 in tutto il mondo.
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