UDINE – «La zootecnia sente la forte necessità di lavorare per fare sistema e rete, così da andare a promuovere e valorizzare l’agroalimentare locale e incidere sul versante della redditività, tematica molto sentita anche in relazione alle sfide comunitarie legate alla sostenibilità ambientale che attendono il settore». Lo ha sottolineato il presidente della Copagri Friuli-Venezia Giulia Valentino Targato, aprendo i lavori di un partecipato incontro dedicato al tema “Zootecnia: il mercato e la redditività».
«Parallelamente, è necessario puntare su una maggiore informazione nei confronti dei consumatori, così da contribuire a ridare attrattività all’attività degli allevatori e rendere maggiormente appetibile il comparto in ottica del ricambio generazionale; su questi versanti, ci aspettiamo molto anche dalla prossima programmazione del PSR, in cui dovranno trovare spazio interventi mirati per la zootecnia», ha aggiunto il presidente, che ha presentato una serie di proposte in merito e ha fatto notare che «l’aumento dei costi di produzione, a cui non ha fatto seguito un adeguamento dei prezzi alla stalla, sta mettendo da anni in difficoltà le aziende, che sono passate dalle oltre 22mila del 1980 alle attuali 700».
All’iniziativa, svoltasi a Premariacco davanti a una folta platea di allevatori locali, che hanno avuto la possibilità di esporre le proprie istanze e presentare quelle che sono le principali problematiche con le quali si trovano quotidianamente costretti a confrontarsi, sono inoltre intervenuti, fra gli altri, l’Assessore regionale all’agricoltura Stefano Zannier, il presidente della Copagri nazionale Franco Verrascina e l’avvocato Cesare Tapparo, esperto di tematiche agricole.
L’impegno della Regione
Zannier, dopo aver ricordato gli interventi messi in campo dalla Regione a favore della zootecnia, con particolare riferimento ai progetti di filiera, ha ascoltato con attenzione le istanze del comparto e le proposte avanzate, impegnandosi a tenere alta l’attenzione della Regione FVG nei confronti di un settore che ha definito «fondamentale e strategico per lo sviluppo economico e sociale del Friuli-Venezia Giulia».
Problema che è trasversale rispetto all’economia regionale e nazionale
«Quelle della zootecnia regionale sono problematiche ataviche, tristemente note e purtroppo comuni a quelle del comparto nazionale, che da anni sconta un significativo gap in termini di competitività e di redditività; voglio sottolineare, inoltre, che stiamo parlando di un problema che è trasversale rispetto all’economia regionale e nazionale, in quanto parliamo di un’attività, come l’allevamento, che rappresenta a tutti gli effetti un fondamentale e insostituibile presidio in termini ambientali e occupazionali, ma anche di salvaguardia del paesaggio e della biodiversità», ha fra l’altro affermato Verrascina.