ROMA – Sorpresa e dispiacere hanno suscitato in Confagricoltura le dimissioni dei commissari della parte acquirente della Commissione Unica Nazionale (CUN) Suini da macello.
Chiaro segno di protesta in merito alle proposte di modifica del Regolamento di funzionamento della CUN stessa che erano state più volte discusse dalle organizzazioni di rappresentanza con il ministero delle Politiche Agricole e con la Borsa Merci Telematica Italiana e su cui sembrava si fosse raggiunto un equo compromesso.
Confagricoltura ha ricordato che la CUN è stata costituita con lo scopo di avere delle quotazioni tutte le settimane; nonostante questo, in un’ottica di fattiva collaborazione al fine di favorire il dialogo, è venuta incontro alla richiesta della parte acquirente in merito alla possibilità – in determinate circostanze – di non procedersi alla definizione del prezzo (cd ‘non formulato’).
“Viste le aperture che ha concesso parte agricola, appare spontaneo chiedersi quali siano le vere ragioni di tale protesta e che queste vengano palesate quanto prima – ha detto il presidente della Federazione Nazionale di Prodotto Allevamenti Suini di Confagricoltura, Rudy Milani – in modo tale che si possa riaprire un dialogo costruttivo per trovare un compromesso che garantisca una soluzione stabile e duratura per i lavori della CUN e per la regolare e continua indicazione dei prezzi di mercato, nell’interesse di tutta la filiera”.