ROMA – Nutrizione e prevenzione in un’ottica di ricerca applicata e immediatamente disponibile per le persone. Sono queste le basi dell’accordo quadriennale siglato oggi dal Presidente del CREA, Carlo Gaudio, e dal Direttore Generale del Santa Lucia IRCCS, Edoardo Alesse.
Si partirà dallo studio del microbiota intestinale, il complesso di microrganismi che secondo le ultime evidenze scientifiche svolge un ruolo fondamentale per il benessere dell’organismo.
L’obiettivo ultimo è creare un modello virtuoso di scambio tra ricerca, sperimentazione e formazione, per applicare la One Health, l’approccio, promosso dall’OMS, che mira a raggiungere una salute globale, che integri quella delle persone con quella dell’ambiente e degli altri esseri viventi.
«Sono molto lieto – dichiara Carlo Gaudio Presidente del CREA – che il CREA possa affiancare il Santa Lucia IRCCS su tematiche così importanti e delicate non solo per il futuro della nostra alimentazione, ma anche della nostra agricoltura come il microbioma, la sicurezza degli alimenti e la nutraceutica».
Secondo recenti studi, raccolti dal Santa Lucia IRCCS in una review del 2020 pubblicata dalla rivista scientifica Neuroscientist, una cattiva alimentazione e la conseguente disfunzione del microbiota possono avere impatti severi nello sviluppo di malattie neurodegenerative e neuroinfiammatorie. Attualmente sono già attivi presso l’ospedale di neuroriabilitazione romano numerosi progetti di ricerca volti a determinare l’efficacia della dieta per la prevenzione e il supporto al percorso di neuroriabilitazione in pazienti con, ad esempio, Sclerosi Multipla, Malattia di Parkinson e Alzheimer.
«La ricerca traslazionale, missione primaria di ogni Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, come il Santa Lucia – afferma Edoardo Alesse, Direttore Generale del Santa Lucia IRCCS – è quell’attività che immediatamente porta i suoi effetti nella vita delle persone e dei pazienti. Sviluppare il tema dell’alimentazione rientra negli obiettivi che ci poniamo ed è particolarmente efficace poiché affronta il tema della prevenzione e della riduzione dei fattori ambientali che contribuiscono allo sviluppo di malattie del sistema nervoso».
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