VERONA – Dopo i primi danni a carico delle ciliegie, le cimici asiatiche vanno all’attacco di pesche, more, pere, mele e kiwi. O meglio, di quello che è rimasto dalla gelata di aprile.
“Le gelate hanno decimato la produzione e speravamo di riuscire a salvare il salvabile – dice Francesca Aldegheri, presidente del settore frutta di Confagricoltura Verona -. Invece sono andata nel pescheto dietro casa e, con grande amarezza, ho scoperto che la poca frutta rimasta sui rami era letteralmente coperta di insetti. L’ondata di calore ha favorito il moltiplicarsi delle cimici e i mezzi per combatterle, di fronte a una popolazione così ampia, sono quelli che sono. Per ora gli effetti sulla vespa samurai non si vedono. Pare che ci vorranno parecchi anni per i primi risultati, ma temiamo che per tanti agricoltori sarà difficile resistere senza reddito così tanto tempo”.
L’ultimo bollettino di Veneto Agricoltura sulla cimice asiatica segnala la presenza crescente di nuovi adulti della prima generazione annuale, con danni consistenti a mele e pere. Nel biologico i danni sono elevatissimi.