ROMA – Abbiamo lavorato negli scorsi mesi assieme al Consiglio per far sì che la riforma della PAC post 2020, una riforma epocale, fosse disegnata per rispondere alle esigenze degli agricoltori di tutti gli Stati Membri e portare l’agricoltura in una fase nuova, una fase in cui è necessario trovare il giusto equilibrio tra la sostenibilità ambientale, economica e sociale. Credo che il punto di equilibrio con molte difficoltà si sia trovato anche grazie all’ottimo lavoro che la Commissione ha sviluppato e con la mediazione condotta dal Commissario Wojciechowski.
Così nel suo intervento, il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Stefano Patuanelli in conferenza stampa con il Commissario Ue per l’Agricoltura, Janusz Wojciechowski
Oggi – ha detto Patuanelli – abbiamo ripercorso quei momenti e abbiamo voluto guardare al futuro e a ciò a cui sono chiamati gli Stati membri sui Piani Strategici Nazionali: un elemento di novità assoluta della PAC che ci consentirà di dotare i produttori, i farms, di tutti quegli strumenti necessari per raggiungere gli obiettivi che la PAC ha fissato.
Abbiamo la possibilità di indirizzare i produttori italiani in una fase nuova grazie alle nuove tecnologie, all’agricoltura di precisione e alle tecniche produttive che stanno alla base delle produzioni italiane e che consentono di mantenere una grande specificità dei prodotti agricoli italiani e aumentare la capacità produttiva e la competitività.
Sono fiducioso che tutto ciò avvenga nei tempi che ci siamo dati nella costruzione del Piano Strategico, con il coinvolgimento di numerose controparti interessate: le organizzazioni sindacali e i produttori, le organizzazioni ambientaliste, le istituzioni, che nel Tavolo di Partenariato stanno già lavorando alla griglia che comporrà il Piano Strategico Nazionale.
Il quadro giuridico della nuova PAC ancora non è ancora definitivo. Garantiamo il massimo sforzo per arrivare alla conclusione di questo percorso entro il 31 dicembre di quest’anno.
Assieme al Commissario Wojciechowski abbiamo toccato alcuni altri argomenti legati ai problemi climatici, alle avversità che ogni giorno si ripetono non soltanto nel nostro Paese ma in tutta Europa, come in Germania e in Belgio, le gelate che hanno colpito negli scorsi mesi la Francia e l’Italia, le grandi grandinate del mese di luglio e gli incendi in Sardegna.
Ringrazio il Commissario per aver sostenuto anche oggi il valore del nostro modello produttivo fatto di piccole aziende, di imprenditori, che investono le loro giornate per custodire il nostro territorio e regalarci prodotti di grandissima qualità ed eccellenza. Ci rivedremo a Firenze alla ministeriale dell’Agricoltura al G20 il 17 e 18 settembre dove continueremo ad affrontare questi temi rilevantissimi per il pianeta.