ROMA – Pubblicati sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea il il Regolamento delegato (UE) 2021/1235 e il Regolamento di esecuzione (UE) 2021/1236, con norme concernenti le domande di registrazione delle Indicazioni Geografiche delle Bevande Spiritose, le modifiche del disciplinare, la cancellazione della registrazione e il registro, l’utilizzo del simbolo e il controllo.
Tra i molti cambiamenti, Fondazione Qualivita segnala una novità di grande portata: l’istituzione del primo registro ufficiale delle Bevande Spiritose a Indicazione Geografica che sostituisce l’Allegato III del Reg. 110/2008 a dimostrazione della volontà di tutelare il grandissimo patrimonio culturale ed economico europeo di settore. Le modifiche all’impianto procedurale riguardano comunque anche altri importanti ambiti, come quelli relativi alle domande di registrazione come Indicazione Geografica, alle modifiche del disciplinare, alla cancellazione della registrazione, alle procedure di opposizione, all’utilizzo del simbolo e al controllo.
Secondo gli ultimi studi della Commissione, il settore delle Bevande Spiritose IG esprime nei Paesi UE un valore di oltre 10,35 miliardi di euro, pari al 13% del paniere complessivo delle Indicazioni Geografiche in Europa (che ha un valore totale stimato di 77 miliardi €). Con il Regolamento Delegato l’UE ufficializza il completamento del processo delle Bevande Spiritose all’interno del settore delle Indicazioni Geografiche, permettendo tutte quelle azioni di tutela e valorizzazione che contraddistinguono il comparto a qualità certificata. Viene così riconosciuto e tutelato il valore di produzioni dal grande patrimonio economico come la Grappa IG italiana o lo Scotch britannico dando nuovo slancio economico ad un settore importante dell’UE che potrà così affermarlo nel mondo in maniera più efficace.
“Il sistema delle Indicazioni Geografiche si rafforza e si completa con questa importante normativa europea che ingloba le Bevande Spiritose – commenta il Presidente di Fondazione Qualivita Cesare Mazzetti -. Ora occorre, a livello nazionale, accelerare per completare le procedure di riconoscimento relative ai Consorzi di tutela di questo settore, come avviene già nelle altre categorie di prodotto dove operano con grande efficacia e garantiscono il successo dei prodotti a IG sui mercati”.
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