MILANO – È anche quest’anno un’estate guidata dal gusto quella dei beer lovers italiani che, a causa delle misure per il contenimento dell’emergenza pandemica, si sono riscoperti ancora una volta amanti di un turismo di prossimità e soprattutto enogastronomico, nel quale la birra ricopre un ruolo di primo piano. A testimoniarlo i dati: 6 amanti della birra su 10 manifestano un forte interesse per vacanze alla scoperta di eventi a tema birra e oltre 8 su 10 vorrebbero un evento ricorrente e celebrativo della “bionda più amata”.
Parola di AssoBirra che, in vista della Giornata Internazionale della Birra in programma il 6 agosto 2021, pubblica i risultati della ricerca condotta da BVA Doxa per il proprio Centro Informazione Birra (CIB), l’istantanea che con cadenza periodica accende i riflettori sui cambiamenti in atto nel mondo birrario italiano attraverso lo sguardo dei consumatori, dei principali player della filiera birraria e della stessa AssoBirra.
La birra come esperienza da vivere
Le vacanze del beer lover italiano non saranno tutte uguali. Quasi la metà degli amanti della birra (45%) intervistati da BVA Doxa per AssoBirra ha deciso di passare le proprie ferie in una regione italiana, mentre solo il 7% viaggerà all’estero quest’anno. Il 17% del campione, poi, non si sposterà dalla propria città. E ancora: per il 37% degli intervistati la vacanza preferita è quella a contatto con la natura, mentre per il 27% è quella a riposo assoluto. C’è chi invece sceglie una meta per andare alla ricerca del buon cibo abbinato al buon bere (19%).
Tuttavia, c’è un aspetto che mette quasi tutti d’accordo ed è l’interesse a scoprire e approfondire la cultura birraria italiana, con un occhio di riguardo all’abbinamento con il cibo, per vivere un’esperienza di gusto a tutto tondo. Se, come detto, il 60% degli intervistati manifesta un forte interesse per una vacanza alla scoperta di eventi a tema birra completi di degustazione, ben l’88% vorrebbe che in Italia ci fosse un evento celebrativo della birra tale da diventare una tradizione. Un grande evento quindi, in stile Oktoberfest di Monaco, ma non solo. Il 70% degli appassionati mostra molto interesse anche per eventi a tema birra più locali e auspica che possano avere una cadenza più frequente, anche durante la stagione autunnale.
In questo contesto, un trend sembra dunque delinearsi in modo marcato: la consapevolezza del gusto per il cibo e il bere guida sempre più le scelte degli amanti della birra. Il 62% degli intervistati, almeno una volta, ha infatti optato per viaggi con finalità enogastronomiche per gustare birra e cibi locali (soprattutto i giovani under 44, +69%). Di questi, ben il 72% ha selezionato la meta proprio sulla base della presenza di eventi locali con degustazione di birra.
«Negli ultimi anni, gli italiani hanno manifestato una passione sempre maggiore verso la cultura della birra con tutto il mondo che le ruota intorno, dalla scoperta dei siti produttivi agli abbinamenti con il cibo. Non solo un momento di consumo, la birra oggi è diventata anche un’esperienza da vivere ed è ciò che emerge con forza dai risultati di questa nuova edizione del Centro Informazione Birra. – ha commentato Andrea Bagnolini, direttore generale di AssoBirra – È estremamente interessante anche notare il crescente interesse verso l’organizzazione di eventi “ad hoc” dedicati alla birra, completi di degustazioni e abbinamenti con il cibo, da scegliere sia come meta per le vacanze estive, sia in altri periodi dell’anno, per una promozione e una conoscenza del prodotto che non segua la pura stagionalità».
Consumi: la birra non va in vacanza
Con l’arrivo della bella stagione, i consumi nel fuori casa si attestano all’88% (in crescita del 15% rispetto a marzo 2021). Inoltre, secondo i dati della ricerca BVA Doxa per AssoBirra, in vacanza il beer lover consuma birra mediamente 4 volte a settimana e, a riprova di un crescente interesse per il gusto, il 43% dichiara di preferirla abbinata al cibo, per un connubio capace di esaltare i sapori di entrambi. A guidare l’incremento, l’arrivo dell’estate e l’allentamento delle misure restrittive, che si aggiungono a un generale desiderio di tornare a vivere momenti di socialità che consentano ai punti di consumo del canale Ho.Re.Ca. di prendere finalmente una boccata di ossigeno dopo i lunghi mesi di chiusure.
Il ruolo della birra nel settore turistico
Come dimostrato dalle preferenze degli appassionati di birra italiani emerse dal CIB, in un contesto come quello attuale, il settore birrario, al pari di quello vitivinicolo e agroalimentare in generale, può dare un impulso concreto a un turismo esperienziale in grado di creare ricchezza non solo per i principali e diretti protagonisti ma anche per tutto l’indotto.
Su questo non ha dubbi Antonio Barreca, direttore generale di Federturismo, che, ospite del CIB, ha commentato: «La scoperta delle produzioni locali e la visita ai birrifici costituiscono sempre più motivo del viaggio: un turista su 4 sceglie l’Italia mosso dalla curiosità di degustare i prodotti locali e scoprire i luoghi di produzione. Non solo il vino, ma anche la birra sono vissute sempre più come esperienze da condividere attraverso le quali entrare in contatto con un luogo in modo più immediato. Il turismo alimenta una catena del valore lunghissima ed è attivatore di molte altre filiere, tra le quali quella agroalimentare. La sinergia tra turismo e agroalimentare è un importante fattore di crescita economica per il Paese ed è un motore per il rilancio e la valorizzazione dell’Italia tanto più ora che con la pandemia le scelte di viaggio sono determinate dai cambiamenti delle abitudini sempre più legate al territorio e alla tradizione locale».
Tuttavia, il settore del turismo rimane uno tra i più colpiti dall’emergenza sanitaria e – sebbene il recente Decreto Legge Sostegni Bis sia stato giudicato nel complesso positivamente dagli imprenditori del turismo – ci sono ancora margini di miglioramento. «Nell’ottica della competitività delle imprese rimane il tema centrale della riqualificazione e della qualità dell’offerta turistica del nostro Paese. Sarebbe stato importante che il superbonus al 110% fosse stato esteso anche agli alberghi e alle strutture ricettive. Così non è stato, ora confidiamo nell’agevolazione all’80% purché si fondi su regole semplici» – conclude Antonio Barreca.
In linea, dunque, con quanto sostenuto da sempre da AssoBirra, ragionare in ottica sinergica e di filiera rimane fondamentale, una strategia “win-win” da perseguire per la ripartenza economica del Paese: «Come confermano i dati di questa edizione del CIB, la birra ha esteso sempre più il parco dei suoi estimatori agli amanti del gusto. È un dato rilevante che va ad aggiungersi a un tipo di turismo più “locale” e ricco di attività esperienziali. Dobbiamo fare tesoro di queste nuove tendenze e continuare a lavorare in sinergia. Solo così sarà possibile una ripartenza di entrambi i settori e dell’economia del Paese» – ha concluso Andrea Bagnolini.