NAPOLI – «Siamo in una situazione di grave emergenza per quanto riguarda la raccolta e il conferimento alle industrie di trasformazione del pomodoro». A dirlo Nicola Caputo, assessore all’Agricoltura della Regione Campania.
Tavolo urgente convocato per l’11 agosto
«È una situazione che rischia di creare ulteriori danni alle aziende produttrici campane già provate da mesi di emergenza sanitaria – sottolinea Caputo – . Ho convocato un tavolo straordinario per mercoledì 11 agosto con le Organizzazioni agricole e le Op interessate per affrontare la situazione senza perdere ulteriore preziosissimo tempo. Le elevate temperature di queste settimane – spiega Caputo – hanno accelerato il processo di maturazione del prodotto, la carenza di manodopera, ma soprattutto la mancanza di autisti per trasportare i pomodori verso le industrie di trasformazione stanno determinando una situazione pericolosa con tonnellate di pomodoro maturo nei campi che rischia di deteriorarsi (Si rischia di perdere il 35% di prodotto) senza la possibilità di poterlo trasferire presso le aziende di trasformazione. Una situazione che appare come una ennesima evidente conseguenza dell’emergenza sanitaria che ha favorito l’abbandono dei campi da parte della manodopera specializzata e accentuato le difficoltà della mobilità delle merci destinate alle aziende trasformatrici. Vanno trovate soluzioni strutturali al problema avviando interlocuzioni anche con le rappresentanze dei vari Paesi Europei per favorire collaborazioni e la collocazione di lavoratori specializzati. Si tratta di una crisi che sta colpendo in modo più diretto le regioni Campania e Puglia ed è per questo che sono in contatto anche con l’assessore regionale all’agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia per mettere in campo iniziative comuni a tutela del settore e delle produzioni e per trovare soluzioni, anche eccezionali. Allerteremo il Governo – conclude l’Assessore regionale Nicola Caputo – per mettere in campo ogni azione possibile per fare in modo che le produzioni siano nel più breve tempo possibile rimosse e trasferite alle aziende, scongiurando ulteriori danni economici».