ERBUSCO (BS) – Ha preso il via nei giorni scorsi la vendemmia del Franciacorta, a partire dai vigneti del versante sud del Monte Orfano, dove la raccolta di Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco è sempre anticipata rispetto alle zone più centrali, grazie al particolare microclima che le contraddistingue.
“La campagna 2021 è partita in salita con una piccola gelata ad aprile e si è conclusa con qualche difficoltà con una grandinata a fine luglio, eventi che hanno rallentato anche l’inizio della raccolta e posticipato la vendemmi di circa una settimana rispetto al 2020. “ – commento Francesco Franzini, Vicepresidente del Consorzio Franciacorta con delega Tecnica. “Fortunatamente la qualità delle uve non è stata compromessa da questi eventi e ci aspettiamo una vendemmia, seppur meno ricca dal punto di vista quantitativo rispetto al precedente anno, molto soddisfacente dal punto di vista qualitativo”.
Il germogliamento quest’anno ha avuto luogo nella prima decade di aprile, in linea con quanto avvenuto nel 2020. In questo periodo, durante le notti tra il 6,7 e l’8 aprile 2021, in Franciacorta si è verificata una gelata primaverile che ha determinato danni moderati e un rallentamento dello sviluppo della vite in diverse aree, nonostante il mese sia stato caratterizzato nei giorni precedenti da temperature piuttosto elevate che hanno indotto un buono sviluppo delle gemme.
Durante il mese di maggio le condizioni metereologiche, caratterizzate da temperature piuttosto miti e piogge (13 giorni di pioggia) abbondanti, concentrate principalmente nelle settimane centrali del mese, hanno senza dubbio mantenuto alta l’allerta per quanto concerne la difesa fitosanitaria per il contenimento degli attacchi patogeni (in particolare di peronospora) che in questa fase del ciclo possono essere particolarmente pericolosi. Non sono stati riscontrati però danni significativi.
La fioritura (fine maggio-inizio giugno) e l’allegagione, che è avvenuta nella prima settimana di giugno, è stata caratterizzata da un andamento meteo non particolarmente favorevole (basse temperature) con il verificarsi di alcuni fenomeni di colatura.
Le piogge molto limitate del mese di giugno e quasi assenti fino alla fine di luglio hanno determinato l’instaurarsi, nei terreni più sciolti, di fenomeni di stress idrico. Ad interrompere tale scenario sono state le forti piogge iniziate il 25 luglio e sfociate in serata in una grandinata molto estesa con danni però solo localmente molto intensi. Fortunatamente l’evento grandinigeno è avvenuto in fase di inizio invaiatura, quando la sensibilità ai marciumi del grappolo è ancora limitata. Il danno sulla parete vegetale ha determinato un rallentamento dello sviluppo vegetativo che si è rispecchiato nell’inizio più tardivo della vendemmia.
L’andamento meteorologico delle ultime settimane è stato stabile e soleggiato: un toccasana per le uve, che hanno potuto mantenere un ottimo livello fitosanitario. In tal senso si stima un carico produttivo potenziale inferiore ai 100 quintali per ettaro tale da non permettere la richiesta di attivazione della riserva vendemmiale per il 2021. Seppure dal punto di vista quantitativo la vendemmia 2021 sarà meno ricca di quella precedente, a causa degli eventi naturali che hanno caratterizzato questa stagione, la qualità delle uve non è stata compromessa, e promette ottimi risultati.