BRUXELLES – A Bruxelles, una nuova proposta dei Verdi europei rischia di gettare nel caos il mondo degli allevatori e quello degli animali di affezione.
Si tratta infatti di una risoluzione che andrebbe al voto nella plenaria di Straburgo di metá settembre, il cui obiettivo è quello di respingere il regolamento delegato della Commissione e modificare i criteri per identificare gli antimicrobici riservati all’uomo (HRAM). Ma ciò che potrebbe apparire valevole e funzionale per la tutela della salute dei cittadini europei, si tradurrebbe invece in un divieto generale dell’uso di antibiotici destinati al trattamento umano per gli animali.
Di deriva inaccettabile parla l’Eurodeputato Marco Dreosto, che avverte “la mozione approvata in via definitiva avrebbe un impatto devastante non solo sugli allevamenti zootecnici, ma anche per gli animali da compagnia, con gravi conseguenze per la diffusione delle malattie zoonotiche. Inoltre, la mozione non prende in considerazione la consulenza scientifica delle agenzie dell’UE che è stata sviluppata con il contributo di esperti scientifici anche di livello internazionale in materia di salute umana e animale”.
Intanto allevatori, veterinari, Copa e associazioni di categoria di tutta Europa sono sul piede di guerra. Una nuova battaglia insomma, tra chi supporta e distingue ancora la realtà del buonsenso rispetto ad utopiche visioni futuristiche, proiettate verso l’ennesimo vicolo cieco.