VERONA – “Il vino è un’opera d’arte ed in quanto tale deve essere trattato”. A dirlo sono i curatori della mostra “Brindare con gli occhi. Comunicare/ Degustare le eccellenze dei vini del Riminese. Etichette e cartoline”, organizzata dall’Ambasciata delle Città del Vino d’Europa sede di Rimini e che è stata inaugurata il 4 settembre alle 17:30 nei musei civici della città, rimanendo aperta sino al 3 ottobre 2021 (ingresso gratuito).
L’esposizione, che dà valore alla storia e al futuro della viticoltura e delle cantine eccellenti del riminese, ha una sezione dedicata alle diverse modalità di comunicare il vino attraverso le etichette. Ed è in questa speciale sezione che sarà esposta la bottiglia di Amarone Dominì Veneti con l’etichetta a edizione limitata dedicata ad Ulisse, l’eroe omerico in cui Cantina Valpolicella Negrar identifica il proprio motto aziendale, “Con lo sguardo al futuro”, in quanto portatore di valori condivisi, a partire dallo stretto legame con le proprie radici territoriali alla naturale tensione a raggiungere, con l’ingegno che porta all’innovazione, nuove mete ed orizzonti.
A volere in mostra la bottiglia di Amarone Vigneti di Jago 2012 DV etichetta Ulisse è stato Giorgio Conti, ideatore dell’esposizione riminese insieme al collega Elia Barbiani degli Archivi della Modernità di Venezia e a Patrizia Poggi, esperta d’arte e gallerista, memore del concorso internazionale di idee Wine Mythology Label, promosso nel 2017 da CODE (COmpetitions for Designers) in collaborazione con la cantina e la partnership tecnica di UPM Raflatac e Grafical, a cui il professore partecipò negli esiti. “E’ necessario cimentarsi con le sfide globali del mercato rimarcando una visibilità estetico-artistica e non solo produttiva delle bottiglie di vino Made in Italy e Cantina Valpolicella Negrar, con la bottiglia di Amarone Ulisse, ne è un felice esempio”, afferma Conti.
L’etichetta rappresenta un percorso di degustazione, che accompagna l’eno-appassionato in un viaggio di cui è protagonista. Scelta come vincitrice da un’autorevole giuria internazionale, l’etichetta è stata creata da Niccolò Galimberti e Juri Bonomi di Slum Design Studio di Firenze, che si ispirarono per la sua creazione al tema del viaggio di Ulisse narrato nell’Odissea. L’etichetta non si chiude, in questo modo si crea una striscia di vetro attraverso la quale è possibile osservare il livello del vino rimanente nella bottiglia. Ogni strato raffigura una tappa del viaggio di Ulisse, dai Cicloni al suo ritorno a casa. La profondità dei vari strati è proporzionale alla durata di ogni avventura (breve, media e lunga, basando le misure sulla sequenza di Fibonacci, usando un’unità standard di 5 mm) e sono progettati usando una scala di colore sviluppata su 12 livelli di intensità, iniziando al 100%. “Siamo lieti che la nostra bottiglia di Amarone Ulisse sia esposta nella mostra riminese, perché l’etichetta esprime con eleganza i valori di un’azienda che quotidianamente si fa interprete di una storia antica, ma che ha saputo evolversi con i tempi per affermare i propri prodotti di eccellenza nel mondo”, commenta con un pizzico di orgoglio Renzo Bighignoli, presidente di Cantina Valpolicella Negrar.