SIENA – Angelo Riccaboni, presidente del Santa Chiara Lab – Università di Siena e presidente della Fondazione PRIMA – Barcellona, parteciperà all’Open Forum sull’agricoltura sostenibile che avrà luogo domani, 16 settembre, al Teatro della Pergola di Firenze.
L’evento, organizzato a latere della riunione dei Ministri G20 dell’Agricoltura ospitata nel capoluogo toscano il 17 e 18 settembre, vedrà riuniti i maggiori stakeholder del panorama agricolo mondiale, fra i quali il Commissario europeo all’agricoltura Janusz Wojciechowski, il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli, diversi Ministri dei paesi membri del G20, le delegazioni dei Paesi non G20, le organizzazioni internazionali, la società civile e gli agricoltori.
Nell’ambito dei tre temi prioritari promossi dalla Presidenza Italiana del G20 – sostenibilità e resilienza dei sistemi agroalimentari; contributo del G20 all’agricoltura dei Paesi in ritardo rispetto all’obiettivo fame zero; contributo del G20 al dibattito preparatorio per il vertice delle Nazioni Unite sull’alimentazione – l’Open Forum sarà dedicato alla sostenibilità dei processi produttivi agricoli e al contributo chiave in termini di sicurezza alimentare, redditività, tutela dell’ambiente, equità sociale ed economica.
Riccaboni interverrà nella seconda delle quattro sessioni in programma, dedicata alla necessità di migliorare i mezzi di sussistenza e la crescita economica, e presenterà il documento “Uniti nel cibo. Esperienze e impegni delle imprese italiane in vista del Food System Summit”, realizzato nell’ambito del “Tavolo sulle filiere alimentari – Verso il Vertice dei Sistemi Alimentari 2021”, attivato presso il Ministero degli Affari Esteri e presieduto dall’Ambasciatore Giorgio Marrapodi. Il documento, a cura del “Gruppo di Lavoro per gli impegni delle imprese”, composto dai rappresentanti di tutte le associazioni di categoria delle imprese del settore agroalimentare, porta all’attenzione le molteplici esperienze positive delle aziende italiane ed esplicita 10 impegni concreti per promuovere in maniera più incisiva la sostenibilità delle imprese italiane dell’agrifood:
1) implementare processi produttivi attenti alla salvaguardia dell’ambiente e alla protezione della biodiversità
2) promuovere l’educazione alimentare e la Dieta Mediterranea quale regime alimentare di riferimento
3) valorizzare la “buona cittadinanza d’impresa”, promuovendo relazioni positive con le comunità e i territori di riferimento
4) adottare, all’interno della filiera, ogni strumento utile per garantire il rispetto della sostenibilità sociale e ambientale e la tutela dei diritti dei lavoratori
5) integrare i principi della sostenibilità ambientale e sociale nelle strategie e nelle politiche aziendali
6) promuovere, nei processi produttivi interni e lungo la filiera, l’adozione dell’innovazione tecnologica, organizzativa e sociale, come fattore chiave per assicurare la sostenibilità e la sicurezza alimentare
7) adottare meccanismi di valutazione sui progressi nell’attuazione dell’Agenda 2030
8) rafforzare le reti e le alleanze fra imprese
9) favorire formazione e aggiornamento delle risorse umane
10) allineamento agli obiettivi condivisi a livello internazionale in tema di transizione verde e digitale
«Sicurezza alimentare, lotta alla fame, agricoltura sostenibile sono temi guida che la presidenza italiana del G20 ha messo al centro per l’agroalimentare – dichiara Riccaboni, presidente del Santa Chiara Lab – Università di Siena e presidente della Fondazione PRIMA – Barcellona – In questi mesi preparatori al vertice ONU sui sistemi agrifood, con il Tavolo MAECI sulle Filiere alimentari, che ho avuto l’onore di coordinare, vi è stato un grande sforzo comune nel portare all’attenzione queste sfide, individuando azioni e soluzioni concrete: “Uniti nel cibo” definisce 10 impegni e precise responsabilità nei riguardi dell’ambiente e della società, da tradurre in pratiche aziendali e di filiera sempre più virtuose che consentano di conciliare il perseguimento degli Obiettivi di Sostenibilità sociale ed ambientale con le condizioni di equilibrio economico. Con il documento dimostriamo che in Italia esiste un modello eccellente di agricoltura sostenibile che possiamo concretamente portare all’attenzione internazionale, un riferimento virtuoso per far fronte alle sfide attuali, per un futuro più prospero, giusto e sostenibile».
L’evento sarà trasmesso in streaming in italiano sul sito del Ministero e in inglese sul canale YouTube del sito G20.