BASTIA UMBRA – Un’edizione speciale, quella di Agriumbria, per quanto riguarda la vetrina delle razze animali da allevamento e da latte.
Se infatti i concorsi internazionali sono rimandati all’edizione del 2022, questo fine settimana, per la prima volta nella storia delle fiere, sono presenti tutte le razze italiane iscritte all’albero genealogico: dagli ovicaprini ai bovini, passando per gli animali da corte fino ad arrivare ai cavalli da lavoro.
Un’occasione più unica che rara, con oltre 200 specie di animali tutte insieme grazie anche alla forte collaborazione con l’Associazione italiana allevatori che gestisce il paddock tra i padiglioni espositivi. Molte le novità, le tendenze e le innovazioni tecniche e tecnologiche che saranno presentate nei diversi settori produttivi. Un programma di incontri fortemente incentrato su modelli di business e sostenibilità sociale e ambientale delle produzioni realizzato in collaborazione con le organizzazioni regionali di Coldiretti, CIA e Confagricoltura.
“A.I.A. (Associazione italiana allevatori) e Sistema allevatori sono particolarmente legati alla manifestazione agricola e zootecnica ‘Agriumbria’: tra tutte le rassegne del settore che da decenni si realizzano a livello nazionale (ma anche tra quelle internazionali), infatti, essa ha sempre incentrato le proprie edizioni sulla biodiversità zootecnica italiana – ha commentato il presidente di AIA, Roberto Nocentini – oggi i concetti di biodiversità, sostenibilità, equilibrio ecologico tra allevamento e ambiente sono assolutamente attuali e rappresentano le principali direttrici per lo sviluppo dei sistemi zootecnici ed anche ad ‘AnteprimAgriumbria’ questi temi saranno centrali”.
L’Osservatorio Agriumbria sulle carni di qualità. Prosegue l’attività permanente dell’Osservatorio Agriumbria sul consumo nazionale di carne di qualità ormai un punto di riferimento per tutto il comparto. Durante la prossima edizione, quella di aprile 2022, saranno pubblicati i dati sugli allevamenti e le tendenze dei consumatori nei confronti della carne certificata e di qualità. Un lavoro che comunque non si è mai fermato, anche in tempi di pandemia, e che vede come sempre la forte collaborazione con l’Associazione Italiana Allevatori.