Contoterzisti, Tassinari: Nuovo modello agricoltura punti su professionalità agromeccanica

ROMA – “Per vincere le sfide dell’innovazione e della sostenibilità, servono nuove conoscenze e competenze; serve una professionalità agromeccanica riconosciuta attraverso un Albo di categoria, con contoterzisti pronti a investire e a offrire su vasta scala servizi eseguiti con macchine di questo tipo, vere e proprie sentinelle ecologiche”.

Così il presidente Uncai Aproniano Tassinari, illustrando le prossime iniziative dell’Unione dei contoterzisti: “Dopo averla proposta al Tavolo di partenariato nazionale per la nuova Pac, Uncai presenterà la sua road map ‘innovazione e sostenibilità’ anche nel corso di Eima International, a Bologna dal 19 al 23 ottobre”.

Oggi l’industria meccanica produce macchine ad alta automazione, guidate da un’intelligenza artificiale in grado di adattarsi alle produzioni nazionali su diversi fronti: dall’uso mirato di sementi, fertilizzanti, agrofarmaci, acqua e carburanti, all’uso più efficiente dei mezzi meccanici, dall’ottimizzazione delle produzioni, alla riduzione dei costi aziendali. L’obiettivo è incrementare la superficie coltivata con gli strumenti dell’agricoltura 4.0, stimata nell’ordine del 3-4% della superficie totale dall’Osservatorio Smart Agrifood, patrocinato da Uncai.

“Parliamo di una evoluzione del lavoro nei campi e dell’organizzazione aziendale che ha portato, per esempio, alcuni contoterzisti a creare il portale e l’app CT Smart24, il primo sistema integrato per la condivisione online delle attrezzature e dei saperi agromeccanici. Un sistema per una gestione efficiente e sostenibile dell’azienda conto terzi, del parco macchine e delle conoscenze, e affrontare con grande determinazione il cambio di passo tecnologico richiesto all’agricoltura italiana. L’arrivo di robot e droni, l’intelligenza artificiale, i database e device pensati per agricoltori e contoterzisti, la realtà aumentata e la nuova tracciabilità attraverso la blockchain prefigurano un nuovo modello di agricoltura che può affermarsi solo attorno una professionalità autenticamente agromeccanica, la sola in grado di raggiungere una sintesi tra conoscenze agronomiche, meccaniche e digitali”, conclude il presidente di Uncai.

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