ROMA – Oggi, in Commissione agricoltura, Forza Italia ha presentato un’interrogazione al Governo – prima firmataria l’on. Anna Lisa Baroni – per chiedere come l’esecutivo Draghi intenda concretamente garantire il perseguimento degli obiettivi previsti nei piani nazionali ed europei, dal PNRR al New Green Deal, che mirano alla riduzione dell’inquinamento da fonti fossili e altri inquinanti.
“Riducendo del 50% il ricorso agli agro farmaci, del 20% i fertilizzanti, innalzando la Sau biologica al 25% entro il 2030 si rischia di veder diminuita la produttività, provocando paradossalmente aumento dei prezzi e scarsità di derrate alimentari” ha commentato Baroni. “Si rischia la diminuzione del 20% della produzione di carni bovine, cereali e semi oleosi e la riduzione del 6% del latte prodotto. Contemporaneamente, l’aumento dei prezzi giungerebbe sino al 50% per le carni bovine e al 40% per i cereali: una prospettiva insostenibile”.
Oltre al danno, la beffa: l’impatto climatico di queste misure, considerato a livello globale, produrrebbe in Europa una diminuzione del 30% delle emissioni di gas serra ma, a causa della contrazione delle produzioni, il risultato sarebbe annullato dal minore trattenimento al suolo del carbonio. In altre parole, nonostante le misure virtuose adottate dai Paesi Ue, Italia compresa, la situazione climatica generale potrebbe peggiorare.”
La parlamentare di Forza Italia ha accolto quindi con soddisfazioni le dichiarazioni del Governo sulle richieste fatte. E’ stata riconosciuta la necessità di una tutela, contemporanea, dell’ambiente e del reddito agricolo. Per riuscirci si ricorrerà a un uso efficace delle risorse del Fondo europeo di garanzia e di quello agricolo per lo sviluppo rurale, entrambi in fase di redazione, da completare entro fine anno. Si tratta di risorse pari a 3,6 miliardi di euro all’anno destinati a raggiungere gli obiettivi del New Green Deal, con pagamenti diretti a agricoltori, allevatori, pescatori, per realizzare interventi di sviluppo rurale e gli impegni agro-clima-ambientali, rispettare i vincoli naturali e colmare gli svantaggi territoriali specifici. Importante anche il ricorso agli eco schemi previsti dalla Pac, cioè le pratiche agricole che gli agricoltori potranno volontariamente adottare accompagnati dalla concessione di un sostegno incluso nell’ambito dei regimi ecologici.
Per lo sviluppo rurale, nel rispetto degli obiettivi ambientali, saranno stanziati circa 3 miliardi di euro, ulteriori 900 milioni proverranno dal Next generation Ue entro la fine del 2022 per raggiungere gli obiettivi climatici della Strategia farm to Fork, compresa la ulteriore riduzione dell’uso dei fertilizzanti per incrementare il ricorso all’agricoltura biologica.
Per l’agricoltura 4.0 e l’acquisto di mezzi ecologici saranno resi disponibili 500 milioni di euro reperiti dal Recovery Fund, mentre per incrementare l’economia circolare si ridurrà la produzione di rifiuti e sarà sostenuto l’ammodernamento della lavorazione, stoccaggio e confezionamento dei prodotti alimentari.
L’on. Baroni si dichiara “soddisfatta della risposta che dimostra un approccio multilaterale da parte del governo per la soluzione di problematiche epocali e drammatiche come quelle oggetto del proprio atto parlamentare.” Ritiene, inoltre, che “Gli investimenti che si stanno mettendo in campo sono rilevanti e coinvolgono tutti i problemi evidenziati e che negli anni a venire dovranno essere parte essenziale delle politiche della UE e dei singoli governi.”. Così conclude la parlamentare azzurra eletta nel collegio di Mantova.
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