BOLOGNA – Per rendere più sostenibile l’allevamento italiano serve investire nella meccanizzazione e nella tecnologia di precisione. E’ il messaggio che parte dai padiglioni di Bologna Fiere dove ad Eima Agriumbria ha promosso il seminario “La meccanizzazione per una zootecnia più sostenibile”.
Grazie alla collaborazione con Federunacoma, promotore di Eima e partner ormai storico della fiera umbra, un incontro che ha messo in luce lo stato dell’arte del binomio zootecnia e meccanizzazione. Nell’occasione è stata presentata anche l’edizione numero cinquantatre di Agriumbria in programma dall’1 al 3 aprile 2022, nei padiglioni di Umbriafiere, a Bastia Umbra (Pg), con un programma sempre più indirizzato alle esigenze degli imprenditori di un settore in continua evoluzione e crescita costante. «La nostra presenza in questo salone rimarca l’importanza della sinergia che Agriumbria ha rafforzato negli anni con Federunacoma e Aia – spiega Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere – perché la nostra non è solo una fiera espositiva, ma soprattutto un momento di riflessione e confronto su un’agricoltura che negli ultimi anni sta cambiando volto e noi dobbiamo fornire gli strumenti utili per farlo nel migliore dei modi possibili». Al seminario ha preso parte Carlo Bisaglia, ricercatore del Crea, che ha fatto il punto della situazione della ricerca in campo meccanico e informatico a sostegno degli allevamenti 5.0.
Zootecnia: così si abbatte l’impatto e si crea più reddito per le imprese. La meccanizzazione ha avuto un ruolo centrale nell’aumento dell’efficienza delle attività zootecniche. Questo in sintesi il messaggio che parte da Bologna. Questo ha contribuito ad aumentare le possibilità di gestione di mandrie sempre più grandi, consentendo agli operatori di dedicarsi sempre più agli aspetti gestionali. L’automazione ha potenziato queste possibilità rendendo il lavoro dell’allevatore più flessibile e sempre più finalizzato ai nuovi e crescenti impegni gestionali (benessere animale, sanità della mandria, salubrità dei prodotti). Il prossimo passo e le prossime sfide, peraltro già in corso, richiedono di dedicarsi all’incremento dell’efficienza degli allevamenti mediante le nuove tecnologie digitali. Quest’efficienza non dovrà essere rivolta solo agli aspetti produttivi ed economici, ma dovrà avere anche un crescente impatto sulla sostenibilità ambientale e l’accettabilità sociale considerati anche i grandi cambiamenti nelle scelte e nelle preferenze dei consumatori. La tecnologia – e, quindi, la meccanizzazione – avrà un ruolo importante, ma richiederà nuove competenze e conoscenze nei settori emergenti.
Agriumbria 2022. Oltre alla parte espositiva, che come sempre sarà articolata nei vari settori d’interesse, dalla meccanizzazione alla tecnologia aziendale, uno dei punti forza della fiera si concentrerà nuovamente sui ring esterni dove torneranno i concorsi zootecnici dedicati alla Nazionale della Chianina (che torna come biennale), la Nazionale Romagnola, la Nazionale Charolaise e la Nazionale Limousine che vanno ad aggiungersi agli altri appuntamenti dei concorsi nazionali dedicati alle varie razze. Il tutto in stretta collaborazione con l’Associazione italiana allevatori, storico partner di Agriumbria. Torna poi Milktec, spazio dedicato alla tecnologia per la filiera lattiero-casearia. In fiera verranno presentate dunque le ultime tecnologie sul fronte di macchine e attrezzatura per la mungitura e la lavorazione del latte. Ci saranno poi le mostre e le rassegne zootecniche, gli altri saloni specializzati (Bancotec, Enotec, Oleatec) e le aree espositive nelle quali vengono proposte soluzioni di innovazione dei mezzi tecnici, saranno solo alcuni dei fulcri della fiera che nei giorni avrà anche un ricco programma di convegni, meeting e master di approfondimento pensati per mettere aziende, associazioni di categoria e mondo scientifico in un confronto unico.
L’Osservatorio Agriumbria. Prosegue l’attività permanente dell’Osservatorio Agriumbria sul consumo nazionale di carne di qualità ormai un punto di riferimento per tutto il comparto. Durante la prossima edizione saranno pubblicati i dati sugli allevamenti e le tendenze dei consumatori nei confronti della carne certificata e di qualità.
Il premio “Antonio Ricci”. Alla sua quarta edizione il premio dedicato a uno dei giornalisti più noti e apprezzati del settore, Antonio Ricci, scomparso nel 2016. Antonio ha contribuito non solo alla crescita dell’agricoltura italiana, ma anche al successo di Agriumbria, essendone uno storico consulente. Umbriafiere, in collaborazione con la Facoltà di Agraria di Perugia e con Edagricole, ha deciso di indire il premio diviso in due sezioni: una giornalistica, al professionista del settore che si è distinto per raccontare l’agricoltura italiana e una dedicata a uno studente di tutte le facoltà di Agraria di Italia che con un lavoro di tesi abbia affrontati i temi della sostenibilità ambientale ed economica e la multifunzionalità in agricoltura. Il premio sarà assegnato durante il programma della prossima edizione.
Agriumbria nasce da una felice intuizione dell’ideatore della manifestazione agricola, Lodovico Maschiella, e nel 1969 viene organizzata la prima “fiera moderna”, la fiera dell’agricoltura. Una manifestazione agro zootecnica con l’obiettivo di promuovere e sviluppare le attività agricole e zootecniche dell’Italia centrale. Da quel momento in poi ogni edizione ha stabilito un record positivo con una continua crescita di espositori e visitatori. Nel 1980 inizia la realizzazione delle nuove e moderne strutture del quartiere fieristico che consolidano il progetto espositivo che ha in Agriumbria la sua manifestazione più importante. Negli stessi anni nasce l’Associazione Agriumbria, composta da Enti e Associazioni di categoria, per la gestione e il coordinamento della fiera. Le notevoli dimensioni raggiunte, la forza dell’impatto economico e le tante manifestazioni suggeriscono (nel 1997) la trasformazione dell’ente gestore in Umbriafiere SpA, oggi attuale società di gestione del Centro Fieristico Regionale. Oggi, dopo un lungo percorso, Agriumbria, Mostra dell’Agricoltura, Zootecnia e Alimentazione rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale per la valorizzazione del settore agricolo e costituisce un momento di discussione e riflessione sulle prospettive e sul futuro dell’agricoltura.