Piazza Armerina (EN) – La storica sede siciliana di Società Italiana Sementi/Proseme ha aperto le porte ad un interessante incontro – confronto sul tema delle materie prime e produzioni foraggere per la filiera zootecnica.
L’evento è stato organizzato da SIS insieme al Consorzio di Ricerca Filiera Carni e Agroalimentare.
All’incontro erano presenti i principali attori del comparto zootecnico siciliano e diversi sono stati gli interventi che si sono succeduti, tra questi Cristiano Runza, Coordinatore Divisione Sicilia di SIS, che – oltre a fare gli onori di casa – si è detto disponibile ad “accompagnare un comparto così importante per la Sicilia, ovvero quello zootecnico, in un percorso ambizioso che porterebbe di certo interessanti ricadute sul territorio siciliano”. “Inoltre”, ha continuato Cristiano Runza, “grazie all’esclusivo know-how di IBF Servizi SPA, la “Filiera” pensata si avvarrebbe delle più moderne tecniche e tecnologie presenti oggi sul mercato”.
Il Professore Vincenzo Chiofalo presidente del Consorzio di Ricerca Filiera Carni nel suo discorso ha sottolineato che “continua la nostra fattiva collaborazione con gli agricoltori e gli allevatori siciliani. Insieme all’Assessorato Agricoltura sviluppo rurale e pesca mediterranea con il Dipartimento Agricoltura, a Società Italiana Sementi e ad IBF Servizi pensiamo ad iniziative per l’alimentazione animale, perché è forte l’esigenza di migliorare la base foraggera e poter disporre, vista la congiuntura di mercato mondiale sfavorevole, di alimenti regionali da integrare nei mangimi”. Dal dibattito è emersa quindi la forte necessità di produrre, grazie al contributo di SIS, foraggi e materie prime che tengano conto della sostenibilità a favore della filiera zootecnica, in particolare quella delle carni che cresce e si qualifica sia grazie alle certificazioni riconosciute dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e sia a Marchio QS Qualità Sicura certificato garantito dalla regione Sicilia con l’impegno del Consorzio di Ricerca Filiera Carni e Agroalimentare. I partecipanti si sono detti convinti che le proposte emerse dal dibattito verranno prese in considerazione dalle istituzioni competenti compreso l’assessorato agricoltura della regione Sicilia.