ROMA – E’ entrato nel vivo il percorso per l’assegnazione dei fondi del PNRR ai progetti strategici del settore irriguo, risultati ammissibili alla selezione dello scorso 30 settembre.
Ora, su tutti quelli collocati in posizione utile al finanziamento, saranno effettuati i controlli amministrativi per la verifica dell’effettiva sussistenza delle condizioni di ammissibilità e della presenza delle autorizzazioni necessarie che, in caso di esito negativo, condurrà all’immediata esclusione dall’elenco dei progetti ammissibili al finanziamento.
È quanto emerge dall’informativa presentata oggi dal MiPAAF alla Conferenza Stato-Regioni, durante la quale è stato ribadito che i criteri di ammissibilità sono stati gli stessi utilizzati in tutte le programmazioni a carico dei fondi nazionali, comunitari e di quelli dello sviluppo e della coesione ai quali ne sono stati aggiunti altri, non negoziabili, in quanto previsti dal PNRR e riconducibili a condizioni di ammissibilità derivanti dalle norme comunitarie.
Oltre agli oltre 880 milioni di euro, stanziati agli Enti irrigui per investimenti in progetti di qualità e immediata cantierabilità, il Ministero ha messo a disposizione 440 milioni di euro aggiuntivi della Legge di bilancio, per un’ulteriore processo selettivo dove potranno trovare finanziamento alcuni dei progetti esclusi dalla prima selezione, sempre che vengano risolte le criticità che ne hanno impedito il finanziamento con le risorse del PNRR. Nulla si potrà fare per quelle domande bocciate per errori sostanziali di progettazione.
Il Ministero delle Politiche agricole inoltre terrà conto di quanto stabilito dal Decreto Semplificazioni bis e che ha previsto che, in sede di definizione delle procedure di attuazione degli interventi del PNRR, almeno il 40% delle risorse allocabili territorialmente, sia destinato alle Regioni del Mezzogiorno.