BOLOGNA – “Noi dobbiamo ascoltare chi lavora la terra per sentire e capire quali sono le sue esigenze, e per dare soluzioni tecnologiche di punta. Abbiamo visto molta disponibilità e dirci cosa serve e cerchiamo di ascoltare perché sta lì la risposta al futuro”.
Ascolto, una parola che Alessandro De Martino, Amministratore delegato di Continental Italia, ripete come fosse un mantra. In un’epoca in cui il lavoro corre via velocemente e i tempi vengono scanditi dal battito veloce delle dita sulle tastiere di pc e smartphone, aver di fronte un manager che nel giorno in cui presenta a Bologna le novità del segmento Agro business, fa dell’ascolto la sua parola principale, assume un valore a dir poco straordinario.
E’ una lunga storia quella tra gli pneumatici Continental e il mondo dell’agricoltura. Una storia di crescita avviata nel 1932 con la prima produzione in serie T2 e consolidata nel 1951, anno in cui il colosso di Hannover amplia la gamma di prodotto e diventa un riferimento primario di mercato. La prima evoluzione tecnologica è del 1955 con il Farmer As e una capacità trattiva superiore del 20%. Ma dopo l’internalizzazione degli anni ’90 Continental cambia strategia: sposta la sua attenzione al comparto automotive e la divisione agro viene ceduta a CGS. Sono gli anni, quelli dal 2004 al 2016, in cui Mitas/CGS ottiene la licenza del marchio, produce e vende pneumatici Continental. E arriviamo al 2017, l’anno del nuovo inizio. Dopo tredici anni, Continental riprende i diritti sul marchio e torna sul mercato con una generazione di pneumatici completamente nuova, a partire da Tractor85 e Tractor70. Una storia che non si ferma e nel 2018 inizia l’era della serie 65 con il primo pneumatico TractorMaster.
“Noi abbiamo una lunga storia di innovazione. Quest’anno festeggiamo i 150 anni. L’innovazione fa parte della nostra tradizione e del nostro sviluppo. – ha spiegato l’Ad De Martino in un incontro nel bolognese, ad agricultura.it. L’azienda si sta posizionando come uno dei leader nella ideazione e produzione dei veicoli del futuro in collaborazione con le case e quindi anche in questo settore è necessario investire per dare qualità, tecnologia e appunto risparmio e tutela dell’ambiente. Tutte dinamiche che rientrano tipicamente nel modo di lavorare di Continental”.
Mercato e pandemia Dinamiche che, paradossalmente, l’arrivo della pandemia sembra aver consolidato ulteriormente. Il settore agricolo e in particolar modo il segmento dei trattori, non si è mai fermato nemmeno durante l’emergenza sanitaria. Nei primi nove mesi dell’anno, complice anche il nuovo credito di imposta industria 4.0 applicato all’ agricoltura, le immatricolazioni di trattori sono infatti cresciute del 43,8%, e forti incrementi si sono registrati per tutte le altre tipologie di macchine. L’ottimo andamento interno combinato con la crescita delle esportazioni potrebbe portare a fine anno ad un fatturato complessivo dell’industria italiana non inferiore ai 14 miliardi di euro.
“Riteniamo giusto investire in questo settore e riteniamo che il 2020 sia stato un anno di transizione in cui abbiamo arricchito la gamma e soprattutto abbiamo continuato a lavorare con i nostri rivenditori autorizzati e con i nostri clienti per dare loro un prodotto che risponda alle loro esigenze, e sia economicamente valido. L’obiettivo finale è lo stesso e si può solo sviluppare congiuntamente. Noi sull’agricoltura stiamo crescendo perché stiamo espandendo la gamma e quindi riteniamo di avere spazi di crescita” ha aggiunto ancora il manager Continental.
Investimenti ed innovazione Il ritorno nel business dell’agricoltura da parte di Continental ha voluto dire lavorare su prodotti ad elevate prestazione tecnologiche. Per farlo, sono stati necessari un investimento di 49.9 milioni di euro nel nuovo stabilimento portoghese di Lousado, oltre 2.5 milioni di euro in un centro di ricerca e sviluppo dedicato per arrivare ad una gamma di pneumatici premium radiali con 100 articoli prodotti dal 20” al 50”. Con il lancio, nel 2019, della Tecnologia VF per trattori e mietitrebbie ad alta potenza: prodotti ad altissimo contenuto tecnologico, con integrate soluzione digitali per il monitoraggio della pressione e temperature di esercizio.
“Il settore agro è un settore che richiede tecnologie d’avanguardia, che è vitale per l’economia. Stiamo investendo perché vediamo margini di crescita e soprattutto perché vediamo spazi per l’applicazione di tecnologia che usiamo in altri segmenti e che qui sono ben recepiti. Spesso parliamo di veicoli a guida autonoma e veicoli connessi ma quando parliamo di trattori già da tempo si lavora in questa direzione ed è un settore che non è dietro a nessuno” ha concluso De Martino.
Continental amplia le gamme pneumatico con frutteto-vigneto e sollevatori telescopici